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A bordo di un elicottero per cercare salvezza dopo l'assalto da parte di un cervo, un volo di tre metri dal primo piano per sfuggire a un orso. Natura sottosopra da Nord a Sud, mentre sembra ormai essersi spezzato il già sottile filo che separa il selvaggio dall'ambiente urbano, sempre più sotto assedio per la presenza di animali che un tempo osservare anche solo da lontano era un esperienza rara. I romani, ormai, vengono ribattezzati cittadini di Zoolandia, impegnati come sono ogni giorno a combattere contro l'invasione di cinghiali attirati dai rifiuti che fuoriescono dai cassonetti, gabbiani giganti che sbranano piccioni, volpi che si lasciano avvicinare, addirittura tori che passeggiano sulle strade di Roma Sud.
Gli animali ora si ribellano
Ma ci sono anche le innocue galline e quegli alieni di pappagallini verdi che creano nidi-condomini sui rami degli alberi e nelle loro cavità, sfrattando di fatto cince e picchi. I Grandi del mondo al G20 hanno trovato un accordo sul clima, a Glasgow ci si confronta sugli stravolgimenti della natura, in città intanto si prova a combattere contro una invasione a volte terrificante.
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L'ASSALTO
Terrore, è quello che ha provato una coppia di anziani mentre passeggiava a Tarvisio, in provincia di Udine: ha subito l'assalto di un cervo. Una violenza raccontata da testimoni che hanno assistito all'aggressione spiegando che l'animale ha caricato e colpito più volte entrambi i coniugi facendoli addirittura rotolare lungo un pendio. A riportare gravi lesioni è stata la donna che è stata trasportata in elicottero all'ospedale di Udine. Ferite anche per l'uomo che invece è stato trasportato in ambulanza nel nosocomio di Tolmezzo. A soccorrere la coppia, i Vigili del Fuoco, il Soccorso Alpino e Speleologico stazione di Cave del Predil e i carabinieri. «L'attacco di un cervo è un evento rarissimo - spiega Federico Coccia, medico veterinario ricercatore dell'università di Teramo, già presidente del Bioparco di Roma - scappano anche solo sentendo l'odore dell'uomo, in questo periodo i maschi vanno in amore, sono molto energici insomma, forse c'erano femmine nelle vicinanze, è stata probabilmente una questione di territorialità e la coppia comunque era su un sentiero».
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I RISCHI
A oltre 800 chilometri di distanza, intanto, un'altra coppia è stata messa in pericolo da un animale selvatico.
Ma a Roma, a fare compagnia agli ungulati da un po' di tempo ci sono anche i pappagallini verdi. «Si tratta del parrocchetto dal collare e del parrocchetto Monaco - spiega Francesca Manzìa, responsabile del Centro di Recupero Fauna selvatica della Lipu di Roma - i primi formano nidi nelle cavità degli alberi creando problemi ad esempio ai picchi rossi maggiori, gli altri formano enormi nidi su palme e cedri del Libano: sono specie aliene importate dall'uomo che creano problemi all'ecosistema. E - aggiunge - non possiamo prevedere quali siano gli effetti in futuro: in Spagna, ad esempio, hanno sterminato una colonia di pipistrelli. Insomma, hanno una grande capacità di adattamento, hanno resistito anche alla nevicata del 2012: è una nuova specie non prevista nel pacchetto della biodiversità di questo Paese e possono quindi togliere spazio e risorse alimentari agli altri animali».
Il Gazzettino