Una anaconda ha dato alla luce tre piccoli al New England Aquarium, l'acquario pubblico di Boston, nel Massachusetts. L'evento, già interessante di per sè,...
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La biologia dell'acquario Tori Babson con uno dei piccoli di Anaconda
Così, mentre ci si interroga sull'accaduto, i due nuovi ospiti dell'acquario se ne stanno al calduccio delle lampade e, stando alle dichiarazioni rilasciate dal personale della struttura che li segue 24 ore al giorno, cominciano a crescere. Ma come ha fatto, Anna, a partorire senza essersi precedentemente accoppiata? Scartata a priori l'ipotesi dell'intervento dei laboratori del Jurassic Park, l'attenzione degli appassionati si è rivolta al mondo scientifico che ha svelato il mistero e formulato un nome, Partenogenesi. Un nome poco familiare ai più che deriva dal greco e che, tradotto letteralmente e accostando i due termini che ne compongono il nome, "vergine" e "nascita", si può interpretare come "riproduzione virginale".
Questa singolare e rarissima forma di riproduzione creata dalla Natura, è adottata da alcune piante e animali favorendo, come nel caso di questi ultimi, lo sviluppo dell'uovo senza che sia fecondato. Così, Anna, probabilmente impossibilitata, per ovvi motivi, nella scelta di un eventuale pretendente, deve aver deciso di fare da sè. E, se non fosse stato per uno dei piccoli morto alla nascita, la sua scelta si sarebbe rivelata un successo su tutta la linea.
Questo del New England Aquarium, è il secondo caso al mondo registrato dopo un solo precedente avvenuto in uno zoo britannico nel 2104. Per quanto riguarda i due piccoli sopravvissuti, il test del DNA sembra comfermarli entrambi, come due copie esatte della madre. Un'altra magia di quella Natura che non smette mai di stupire. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino