VENEZIA - L'ugandese Solomon Mutai e la keniana Rebbecca Tanui hanno vinto la 37/a Venice Marathon che ha visto 16 mila atleti, in rappresentanza di 80 nazioni La 42 chilometri, trasmessa in diretta televisiva su Raisport e RaiPlay ha preso il via alle 9.40 da Villa Pisani, a Stra, passando poi sulla Riviera del Brenta per arrivare a Marghera, Mestre e sviluppandosi, dopo l'attraversamento del Ponte della Libertà, nel cuore di Venezia, fino all'arrivo in Riva dei Sette Martiri. La 21 chilometri è invece scattata da Piazza Ferretto a Mestre, mentre la distanza più breve, quella dei 10 chilometri, ha visto i podisti partire da Parco San Giuliano. Sullo stesso tracciato si sono cimentate anche le runners della «Lilt for Women», organizzata nell'ambito dell'Ottobre Rosa. Anche gli atleti impegnati nelle distanze più brevi sono poi confluiti sul percorso della Maratona. «Un'edizione - ha detto il vicesindaco e assessore allo Sport Andrea Tomaello - che si conferma nuovamente come grande successo visto il numero delle presenze. La 42 chilometri ha visto il successo dell'ugandese Mutai che ha fatto segnare il record della gara in 2 ore 7 minuti e 41 secondi. Al secondo posto il keniano Emmanuel Naibei, staccato di 1 secondo. Terzo il keniano Kiprotich Kigen Noah con un tempo di 2 ore 8 minuti e 18 secondi. Tra le donne prima la kenianaTanui con 2 ore 25 secondi e 32 secondi, davanti all'etiope Kebene Chala che ha staccato di 1 minuto e 3 secondi, e alla etiope Bedada Tigist, distanziata di 2 minuti e 32 secondi. Nella 21 chilometri il successo tra gli uomini è andato a Kimutai Erik Too che ha preceduto Quail Tabroura e Pedro Jesus Galan. Tra le donne al primo posto si conferma come l'anno scorso Claudia Andrighettoni, al secondo posto Vanina Dal Santo e al terzo posto Federica Panciera. A tagliare per primo il traguardo della 10 km è stato invece, in campo maschile, Federico Valandro, che ha preceduto Lorenzo Valota ed Enrico Maguolo. La gara femminile se l'è invece aggiudicata Dilletta Moressa, davanti a Vanda Lovei e Giulia Delgado.
(Video Sebastiano Casellati/Fotoattualità)
