MESTRE - Passare inosservati e non lasciare tracce, evidentemente, non era una loro priorità. O, forse, erano talmente sicuri di non essere scoperti, da non curarsi dell'importanza di quei post. Proprio una foto su Facebook, invece, potrebbe essere un ulteriore indizio per contestare alla banda di trasfertisti napoletani arrestati giovedì dalla squadra mobile di Venezia anche un'altra rapina, quella del 28 aprile alla tabaccheria di Carpenedo. (nel video la perquisizione dell'auto, dove sono stati trovati i gratta e vinci che i banditi avevano rubato)
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