VICENZA - A notarli (ma anche a fotografarli con il suo cellulare) è stato il residente di un palazzo nella zona di via Mazzini, che aveva segnalato la cosa alla polizia locale: tre ragazzini adagiati sopra il tetto pericolante e fatiscente di una fabbrica, l'ex negozio Maruffa, in via Monte Zovetto, a 10 metri d'altezza e a pochi centimetri dal vuoto. Per raggiungere questo luogo, dove prendevano il sole, parlavano tra loro e giocavano con lo smartphone, percorrevano con doti di equilibrio un muro, molto stretto, alto alcuni metri per poi arrampicarsi sul tetto.
Il loro luogo preferito (ma pericoloso)
Non avendo avuto risposta dalle forze dell'ordine l'uomo ieri mattina ha deciso di rivolgersi alla Polizia, che ha allestito un appostamento per il pomeriggio. Gli agenti della sezione Volanti tuttavia hanno preferito non farli scendere, per evitare che si agitassero con i conseguenti pericoli, ma li hanno aspettati dove avevano sistemato le loro biciclette.
A quel punto il terzetto - tre minorenni italiani di 14, 15 e 16 anni - è scattato il rimprovero verbale, anche se la vicenda non avrà strascichi giudiziari. Ai tre ragazzi è stato detto che della cosa sarebbero stati avvisati i genitori (cosa che poi è avvenuta): gli stessi, tutti studenti a Vicenza (due del Lampertico e uno del Fogazzaro) hanno promesso che non ripeteranno più la bravata. Qualche mese fa, sempre a Vicenza, un giovane straniero era caduto da 8 metri nell'ex sede della Lanerossi nel quartiere dei Ferrovieri, procurandosi gravi lesioni.
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