VICENZA - Il figlio di 15 anni è stato scoperto dopo aver rubato dei capi di abbigliamento al centro commerciale Auchan di Vicenza. E lui, arrivato sul posto, è stato irremovibile con i poliziotti delle Volanti della Questura. E ha detto: «Se si ripete una cosa del genere, vi giuro che lo rimando in Patria, in Burkina Faso, dove si soffre davvero la fame».
Protagonista della vicenda un papà quarantenne, residente da molti anni nel capoluogo berico con moglie e figli, operaio in una fabbrica dell'hinterland. Quando è stato avvisato dagli agenti al cellulare di quanto successo, si è precipitato all'Auchan, ancora con la tuta da lavoro addosso. Poco prima il figlio, nato nel dicembre 2000, era stato bloccato all'uscita del negozio di abbigliamento "Piazza Italia", che si trova all'interno del centro commerciale, con un paio di calzoni e un giubbotto, per un valore di 84 euro, che aveva indossato, sperando di farla franca, ma facendo scattare l'allarme antitaccheggio.
«A mio figlio (il ragazzo era vestito in maniera elegante e con abiti firmati, ndr) non facciamo mancare nulla - ha spiegato il papà, quasi in lacrime - qui vive bene e si è integrato. Ma sono pronto a rispedirlo in Patria, così capisce cosa significa vivere in un paese molto povero». Le scuse del padre non eviteranno al figlio la denuncia al Tribunale dei minori di Venezia.
Ultimo aggiornamento: 13:50
© RIPRODUZIONE RISERVATA Protagonista della vicenda un papà quarantenne, residente da molti anni nel capoluogo berico con moglie e figli, operaio in una fabbrica dell'hinterland. Quando è stato avvisato dagli agenti al cellulare di quanto successo, si è precipitato all'Auchan, ancora con la tuta da lavoro addosso. Poco prima il figlio, nato nel dicembre 2000, era stato bloccato all'uscita del negozio di abbigliamento "Piazza Italia", che si trova all'interno del centro commerciale, con un paio di calzoni e un giubbotto, per un valore di 84 euro, che aveva indossato, sperando di farla franca, ma facendo scattare l'allarme antitaccheggio.
«A mio figlio (il ragazzo era vestito in maniera elegante e con abiti firmati, ndr) non facciamo mancare nulla - ha spiegato il papà, quasi in lacrime - qui vive bene e si è integrato. Ma sono pronto a rispedirlo in Patria, così capisce cosa significa vivere in un paese molto povero». Le scuse del padre non eviteranno al figlio la denuncia al Tribunale dei minori di Venezia.
