Unioni civili, i primi due "matrimoni"
sono tra due coppie di uomini

Martedì 30 Agosto 2016 di Roberto Cervellin
A Vicenza due coppie di uomini stanno per unirsi civilmente
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VICENZA - Non ci sarà obbligo di fedeltà, bensì di assistenza morale e materiale, coabitazione e contribuzione economica. Saranno due coppie di uomini a inaugurare il registro delle unioni civili di Vicenza. La settimana prossima - data, ora e luogo non sono stati resi noti per motivi di privacy - in città avranno luogo le prime due cerimonie dopo l'entrata in vigore della legge che disciplina le convivenze e le unioni civili tra persone dello stesso sesso. Da lunedì 5 settembre nella città del Palladio ci si potrà unire civilmente. Per farlo bisognerà presentare la domanda almeno 15 giorni prima della celebrazione. A farsi avanti sono state subito due coppie di uomini. Una vive a Vicenza e l'altra in un comune della provincia. Per loro non sono previste le pubblicazioni, obbligatorie in caso di matrimonio.
 

 

I riti saranno ammessi nella sala degli Stucchi di palazzo Trissino, nella terrazza e nella domus della basilica palladiana, alla sala dello Zodiaco del Chiericati, al giardino e l'odeo dell'Olimpico e all'auditorium di villa Guiccioli. «E' un traguardo importante che consente alle persone dello stesso sesso di regolamentare la relazione affettiva - commenta l'assessore alla semplificazione e innovazione Filippo Zanetti - Si potranno sposare qui anche i cittadini stranieri».

I futuri coniugi, alla presenza di due testimoni e dell'ufficiale di stato civile, avranno la facoltà di indicare un cognome comune, da aggiungere a quello dell'altra parte. Inoltre potranno dichiarare il regime patrimoniale, cioè separazione o comunione dei beni. Quest'ultima scatterà in assenza di indicazione. In caso di rottura, servirà la dichiarazione, sempre davanti all'ufficiale, di scioglimento del vincolo. «E' un momento storico - sottolinea Everardo Dal Maso, consigliere comunale delegato alle pari opportunità -. Con l'unione civile la coppia acquisisce gli stessi diritti e doveri delle coppie eterosessuali che si sposano civilmente, con alcune differenze. Vicenza apre le porte a tutti coloro che vogliono sancire la loro unione, anche se non residenti».

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