Guanto di sfida a Verona e Venezia:
«2 milioni di presenze da sviluppare»
La santa alleanza è "Terre vicentine"

Martedì 12 Luglio 2016 di Roberto Cervellin
Terre Vicentine è il nome dell'organizzazione turistica che coinvolge quasi 70 comuni

VICENZA - Vicentino contro Verona e Venezia. Altopiano di Asiago, Bassano del Grappa, Marostica, il capoluogo berico e le altre le bellezze del territorio si uniscono per fare concorrenza ai prestigiosi cugini, campioni di incassi in materia di turismo. Quasi 2 milioni di presenze. Tante quelle che si porta in dote la provincia. L'obiettivo è fare di più e meglio. Come? Coordinando interventi e iniziative sotto un'unica regia, battezzata Terre Vicentine.
 

 

In termini tecnici si tratta di “un'organizzazione di gestione della destinazione turistica”. In altre parole è un patto per contare di più. Nel fanno parte 15 privati e una settantina di comuni sui 121 totali. L'associazione raggruppa tutti i comuni del Basso Vicentino e della parte orientale, ma non l'area a nordovest, rappresentata da centri quali Schio, Valdagno, Malo, Tonezza, Thiene, Valli del Pasubio, Arsiero, Rotzo e Roana. L'interesse tuttavia sta aumentanto, ammette il presidente della Provincia Achille Variati, che non nasconde la volontà di riunire l'intero territorio sotto il marchio Terre Vicentine: «Stanno arrivando richieste di adesione da parte di altri comuni. La chiave dello sviluppo turistico è mettere insieme le potenzialità».

Stop quindi al turismo “vedi e fuggi”. Ora si punta sui pernottamenti. «Il Vicentino è una terra ricca - afferma Chiara Luisetto, consigliera provinciale delegata al turismo - Abbiamo il compito di svilupparne le potenzialità lavorando su settori come cultura, montagna, enogastronomia, sport, turismo congressuale e religioso». «Finalmente possiamo confrontarci con forza con competitor come Venezia e Verona», aggiunge il sindaco di Chiampo Matteo Macilotti.

Ma la strada è in salita e sul piatto ci sono pochi quattrini. Dall'aggiornamento delle informazioni turistiche alla riqualificazione dei servizi, gli operatori avranno molto da fare. «Dobbiamo concretizzare gli obiettivi e dettare le linee guida per i progetti che parteciperanno ai bandi per reperire fondi», annunciano gli amministratori.
Questi gli enti pubblici che hanno aderito al consorzio. Provincia, Camera di Commercio di commercio, Albettone, Alonte, Altavilla Vicentina, Altissimo, Arcugnano, Arzignano, Asiago, Asigliano Veneto, Barbarano Vicentino, Bassano del Grappa, Bolzano Vicentino, Brendola, Bressanvido, Brogliano, Caldogno. E ancora: Camisano Vicentino, Campiglia dei Berici, Campolongo sul Brenta, Cartigliano, Cassola, Castegnero, Chiampo, Cismon del Grappa, Costabissara, Creazzo, Crespadoro, Dueville, Gallio, Grancona, Grisignano di Zocco, Grumolo delle Abbadesse, Longare, Lonigo, Marostica, Montecchio Maggiore, Montegalda, Montegaldella, Monticello Conte Otto, Mossano, Nanto, Nogarole, Nove, Noventa Vicentina, Pianezze, Poiana Maggiore, Pove del Grappa. Chiudono la lista Pozzoleone, Quinto Vicentino, Recoaro Terme, Romano d'Ezzelino, Rosà, Rossano Veneto, Sandrigo, San Germano dei Berici, San Nazario, San Pietro Mussolino, Schiavon, Solagna, Sossano, Sovizzo, Tezze sul Brenta, Torri di Quartesolo, Valstagna, Vicenza, Villaga e Zovencedo.

Tra i privati, ecco Fiera, Confcommercio, Confesercenti, Confindustria, Cna, Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Unpli, Vicenza è, consorzio regionale di promozione turistica città d'arte del Veneto, Confartigianato, Cuoa, il consorzio pedemontana veneta e valli e quello delle proloco Colli Berici-Basso Vicentino.

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