Guerra ai "furbi" dei rifiuti, una multa
ogni 2 giorni: il video dello scandalo

Martedì 25 Ottobre 2016 di Roberto Cervellin
Per chi abbandona i rifiuti sono previste multe da 75 euro in su

VICENZA - C'è chi li lascia il sacchetto sulla strada o fuori dal cassonetto. C'è chi abbandona contenitori di plastica e scatoloni o chi addirittura il materasso. Succede in via Salvemini così come in viale Fiume, San Lazzaro e in altri quartieri. In centro storico non va meglio: in piazza Duomo sono stati trovati alcuni divani.
 


Furbetti, a furbastri, dei rifiuti che fino a poco tempo fa riuscivano a farla franca ma che ora, grazie alle telecamere messe in campo dalla polizia locale di Vicenza, incorrono in multe che vanno dai 75 euro per il conferimento delle immondizie indifferenziate ai 600 per quello dei rifiuti speciali. Un dato su tutti. Nel 2016 sono state accertate 115 violazioni, cioè una ogni 2 giorni. Dall'aprile 2015, anno di introduzione del sistema di videosorveglianza - attivi due monitor, di cui uno mobile montato su un'auto civetta - i verbali sono stati 87. Totale: oltre 200. Previsti anche controlli in borghese da parte degli agenti.
 
 

Pugno i ferro dunque nei confronti di chi non rispetta le regole in materia di igiene ambientale. «L'abbandono dei rifiuti è un comportamento odioso - commenta l'assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Dalla Pozza - Siamo determinati a stroncare questo il fenomeno con l'utilizzo di altre telecamere, continuando con i controlli in borghese e inasprendo le sanzioni, che potrebbero triplicare». I furbetti sono stati pizzicati con un video messo in rete dal comune. «Le immagini dimostrano che non valgono neanche le scuse per cui le aperture dei cassonetti sono troppo piccole - prosegue Dalla Pozza -. Un materasso ad esempio va portato in ricicleria. Spesso si tratta di pigrizia». L'assessore alla sicurezza Dario Rotondi è categorico: «L'intenzione è controllare a ruota tutte le zone di Vicenza. La forza delle immagini è tale per cui nessuna violazione ha portato finora a ricorsi».

Ultimo aggiornamento: 10:28