Pop Vi, semestre in profondo rosso
l'ad Iorio: «Gli esuberi più di 550»

Lunedì 5 Settembre 2016
L'ad Francesco Iorio
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VICENZA - Profondo rosso per la Banca Popolare di Vicenza, che ha chiuso il primo semestre del 2016 con una perdita di 795,3 milioni, in calo  rispetto ai 1053 milione del pari periodo 2015. Il risultato netto, ha spiegato l'ad  Francesco Iorio dopo il Cda, "è stato significativamente influenzato dagli impatti economici e patrimoniali connessi alla contestata decisione assunta il 4 agosto da Cattolica Assicurazione di recedere dall'accordo di partnership e ai relativi rischi e potenziali oneri, all'incremento delle coperture sui crediti anche per effetto delle rettifiche di valore su crediti conseguenti agli esiti preliminari della verifica ispettiva  BCE e per contenziosi su azioni Bpvi avviati dalla clientela".  Escludendo questi effetti "il risultato è pari a circa -85 milioni.

Lo stesso Iorio - che parla degli esuberi chiarendo che i 550 previsti dal piano non sono sufficienti - ha poi aperto a Veneto Banca auspicando «forme di collaborazione le più profonde possibile, sia in termini di sinergie di ricavo sia di costo». Il presidente Gianni Mion ha sottolineato che la fusione tra le due banche si doveva fare già anni fa. «La strada della fusione e del ripensamento della banca del Veneto è importante, bisognerà vedere in che modo » ha detto il presidente. «Se invece ci saranno delle soluzioni migliori, ben vengano, ma per il momento non ho consapevolezza che ci sia alcuna manifestazione di interesse».

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Ultimo aggiornamento: 6 Settembre, 08:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA