Polemiche sui lavori alla base Usa:
«Sfratteranno la tangenziale»

Giovedì 10 Novembre 2016 di Roberto Cervellin
Alla base americana sono in corso lavori di ampliamento
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VICENZA - «L'ampliamento della base Usa sfratterà la tangenziale». Non c'è pace per l'ex Dal Molin. A pochi giorni dalla scadenza dei termini per presentare le proposte destinate a migliorare il progetto del parco della pace - il polmone verde che sorgerà al posto dell'aeroporto con i 7 milioni stanziati dallo Stato come risarcimento per la vicina caserma - sull'area si abbatte una nuova tegola.

 

 



Dopo le proteste del popolo No Dal Molin per la realizzazione della “Del Din”, andate in scena la sera delle elezioni americane, ecco quelle dei Cristiani per la pace, i quali puntano il dito contro i lavori in corso alla base. Lavori di allargamento che, aggiungono, suonano il de profundis per la tangenziale, la bretella di 5 km per 87 milioni di euro destinata a collegare il Villaggio del Sole e il Moracchino e ad alleggerire il traffico all'Albera. «In soli due anni gli americani hanno costruito la caserma - accusano - Molto diversa la situazione del parco della pace. A quasi 5 anni dall'atto di concessione, la bonifica non è stata ancora conclusa e i costi nel frattempo sono schizzati».

Insomma, se il 14 novembre è l'ultimo giorno utile per prendere visione del progetto preliminare della maxi area verde, il dibattito attorno al futuro della zona appare tutt'altro che chiuso. Anzi, la questione è anche sotto la lente d'ingrandimento dei commissari dell'Unesco, che nelle prossime settimane saranno chiamati a valutare, assieme all'amministrazione comunale, la compatibilità di strutture come la “Del Din” e l'ex Cotorossi di Borgo Berga con la prestigiosa lista di cui Vicenza e le sue ville fanno parte da oltre 20 anni. Al centro delle polemiche, infine, il problema della fognatura di via Sant'Antonino. «Chi la pagherà? - si chiedono i Cristiani per la pace - Gli americani?».

Ultimo aggiornamento: 11:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA