Agente immobiliare uccisa dall'ex
mentre gli mostra la casa in vendita

Martedì 5 Aprile 2016 di Luca Pozza
Monica De Rossi, la donna uccisa e la casa della tragedia
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GRISIGNANO DI ZOCCO - Tragedia a Poiana di Granfion, località di Grisignano di Zocco, nella tarda serata di ieri. Un uomo di 38 anni, Davide Tomasi, celibe, nato a Cittadella e residente a Grumolo delle Abbadesse, ha ammazzato la sua ex fidanzata, una donna 47enne, Monica De Rossi, con tre figli (due di 26 e 22 anni avuti dal marito e un ragazzo, ancora minorenne, di 16 anni, avuto da un altro compagno), nata a Verona e residente da molti anni a Grisignano dove era titolare dell'agenzia "Monica Immobiliare" che portava il suo nome.
 


L'ha colpita a coltellate, e poi ha tentato di uccidersi utilizzando dei farmaci che lo hanno stordito, al punto da farlo entrare in coma. Sul posto, quando diverse ore dopo è stato dato l'allarme, si sono precipitati i carabinieri e il Suem. L'uomo, contitolare di una palestra a Campodoro (Pd) dove fa anche l'istruttore, e che lavora anche nell'azienda di costruzioni di famiglia a Camisano che realizza soprattutto capannoni industriali, è ricoverato al pronto soccorso dell'ospedale di Vicenza, piantonato dai militari: è fuori pericolo e in grado di parlare, ma sino al pomeriggio di oggi è rimasto in silenzio. Nei suoi confronti è scattato l'arresto e ora su di lui pende l'accusa di omicidio volontario premeditato.

La foto di Monica, la casa dell'omicidio

Secondo quanto ricostruito da alcuni testimoni i due si erano dati appuntamento verso le 11 del mattino, perché la villetta, ormai finita ma non ancora ammobiliata, è priva di impianto elettrico funzionante. Secondo i primi riscontri da parte dei medici legali, il delitto risalirebbe alle 15 circa del pomeriggio, ma il corpo di lei, e l'uomo privo di sensi, sono stati trovati verso le 21. Anche un vicino, che parla nella videointervista del Gazzettino, dice che secondo lui la visita della casa era avvenuta al mattino.

Sempre dalle prime informazioni, la relazione, durata pochi mes9i, tra i due - entrambi incensurati - si era conclusa nell'estate scorsa, ma lui continuava a mandarle messaggi e a farle piccoli regali, senza però episodi di stalking. Domenica sera avrebbe contattato l'ex con la scusa che aveva bisogno di trovare casa e lei gli ha dato appuntamento in un'abitazione ancora da completare e che lei stessa aveva avuto in "gestione" dal proprietario. Una volta all'interno, però, è avvenuta la tragedia. L'allarme è stata dato dall'impresario che sta completando la villetta, Otello Ancona, 65 anni, di Campodarsego (Pd) e da poco tempo residente a Padova.

Ancona, che per ore non riusciva a contattare la De Rossi, insospettito in serata si è recato alla villetta in auto e ha visto fuori l'auto di Monica (una Volkswagen Polo) e un'altra vettura, la Peugeot dell'uomo. Non essendoci luci, ha subito capito che qualcosa non andava, è salito e al piano superiore ha visto delle tracce di sangue. La porta era chiusa dall'interno. L'impresario ha allora chiamato il 112. I carabinieri della stazione di Camisano e del nucleo investigativo di Vicenza sono riusciti ad aprire la porta senza sfondarla e una volta sul posto hanno trovato la donna riversa con un pugnale tondo da combattimento, "alla Rambo" conficcato sulla schiena. Invece il Tomasi era come addormentato profondamente.

L'uomo, diabetico, si era iniettatto delle sostanze (probabilmente una dose eccessiva di insulina) che l'avevano praticamente mandato in coma. I sanitari sul posto lo hanno trattato, risvegliandolo, poi l'ambulanza del Suem 118 lo ha trasportato al San Bortolo.
Fosse passata la notte non è escluso che potesse morire anche lui. Secondo quanto ricostruito dagli uomini dell'Arma, una volta all’interno della villetta, Tomasi avrebbe colpito la donna con il coltello alle spalle e poi trascinato il corpo in una stanza, dove poi aveva chiuso la porta a chiave.

Ultimo aggiornamento: 6 Aprile, 11:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA