Quei bimbi stroncati dalla meningite,
le loro storie contro la malattia
Quattro casi vicentini, uno a lieto fine

Venerdì 6 Maggio 2016 di Claudio Strati
Quei bimbi stroncati dalla meningite, le loro storie contro la malattia Quattro casi vicentini, uno a lieto fine
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VICENZA - Storie toccanti, dolori immensi, vicende da incubo. Sono le storie dei bambini strappati alla vita dalla meningite, storie diverse, di tante parti d'Italia, ma tutte ugualmente profonde, lancinanti, pazzesche nella loro unicità. Dieci storie di bambini che non ci sono più, portati via in un attimo ai loro papà e alle loro mamme. E quattro sono storie di bambini di famiglie vicentine, una peraltro conclusasi con un lieto fine. Le racconta i libro “Liberi dalla meningite”, pubblicato il 24 aprile 2016 proprio in occasione della Giornata mondiale della meningite. «Sono storie di famiglie segnate dalla perdita di un figlio, nei suoi primi anni di vita - racconta Elena, mamma di Ester Guarise, bimba di due anni, di Rossano Veneto, stroncata da una setticemia fulminante nel giugno del 2011 - ma che non si sono lasciate sopraffare dalla disperazione decidendo di fare rete, di supportarsi in modo solidale, per condividere, per parlare, perché nel dolore fare gruppo aiuta a non isolarsi». E anche perché, aggiunge Elena, un’informazione consapevole non renda vane quelle morti dovute a una malattia terribile, la meningite, infezione che nelle sue forme più aggressive (meningococco B e C) in poche ore non lascia scampo e, se lo lascia, può segnare sotto varie sfaccettature l’esistenza di chi sopravvive. 

Bambini e genitori, storie da conoscere


La vicenda di Ester suscitò un'enorme commozione e vide i genitori Elena e Giuseppe reagire, raccogliere firme in piazza a sostegno del Comitato Liberi dalla Meningite, «perché più nessuno debba conoscere una sofferenza così grande, più nessun bambino e nessuna famiglia» dissero. Il libro, edito da Mondadori e sottotitolato “Le nostre storie” raccoglie dieci  testimonianze forti e dettagliate: tra queste le famiglie  raccontano le ultime ore di vita dei loro piccoli, lasciando tra le righe, il dolore, la rabbia, il senso di impotenza che li ha assaliti, e anche quel rimpianto per non aver potuto fare qualcosa di più. Soprattutto nei casi in cui gli stessi sanitari hanno sottovalutato la situazione non ascoltando quelle mamme che sapevano, che sentivano che i loro bimbi non erano stati colpiti da una banale influenza dalla febbre alta. E quella fu anche la storia proprio di Ester, bimba “con l’argento vivo addosso”, stroncata dopo una notte d’inferno. 

Elisa e Giuliano di Caldogno, invece, hanno perso il loro Mattia di appena quattro mesi, a febbraio 2015: la madre credeva fosse scarlattina, invece era meningococco di tipo B ed in meno di dodici ore il piccolo è volato via. Ancora Erica e Mauro di Malo: la loro Greta se ne è andata ad aprile 2014, a tre anni e mezzo sempre a causa del meningococco B, nonostante il tempestivo intervento dei sanitari di Verona; Mauro porta con sé una foto di Greta, scattata qualche ora prima che morisse, perché altri, vedendola, “possano sopravvivere e combattere” vaccinando i propri bimbi. Infine la storia di Aurora, bassanese, figlia di Romina e Michele. Una storia di speranza, perché Aurora è stata salvata, “miracolata” dicono i medici, all’età di undici anni da quella terribile infezione: all’ospedale di Bassano è rimasta in coma farmacologico per due giorni e poi si è risvegliata.

Il volume è stato voluto dalle famiglie del Comitato Nazionale contro la Meningite, fondato nel 2011 e che informa tramite il suo sito www.liberidallameningite.it sulla malattia e sui vaccini. Nelle pagine anche le storie di altri bimbi e adulti di altre zone d’Italia: anche Alessia, Federico, Azzurra, Tiziano Maria, Mirko e Lina non ci sono più per quell’infezione. «Le testimonianze urlano quanto siano importanti diagnosi e prevenzione - spiega Elena, la mamma di Ester - e quanto sia impellente la necessità di  conoscere i sintomi di una malattia grave, in tutte le sue forme, pneumococcica e meningococcica, che colpiscono soprattutto i bambini nei primi anni di vita, ma anche ragazzi o adulti senza quasi avere il tempo di capire che cosa stia succedendo quando si presentano i sintomi: tra i vari,  la febbre alta, il pallore, il vomito, la rigidità nucale, e le macchie rosse sul corpo».  E proprio perché si possa arrivare ad arginare questo male, perché ad altre famiglie sia risparmiato tanto dolore devastante,  le pagine di “Liberi dalla meningite” si tingono di forza e speranza, dedicando una parte all’informazione, agli strumenti di prevenzione; e assieme alla storia di Aurora, quella a lieto fine  di Jacopo, un altro ragazzo “miracolato”, della provincia di Firenze, che è stato curato; Jacopo, in particolare, era stato vaccinato. 

Il libro contiene gli interventi di due esperti, Alberto Villani, responsabile di Pediatria Generale e Malattie Infettive dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma, e  Michele Conversano, direttore del Dipartimento della Asl di Taranto.  A sostegno dell’informazione consapevole  importanti sono le parole di  Amelia Vitiello e Ivana Silvestro del Comitato: «Vorremmo che tutti i genitori, ma anche i giovani, gli adulti, gli anziani, fossero messi nelle condizioni di scegliere consapevolmente se vaccinare i propri figli o vaccinarsi».

Ultimo aggiornamento: 14:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA