Detenuto dà fuoco alla cella, incendio
in carcere: 5 agenti restano feriti
UilPa: troppe violenze e aggressioni

Mercoledì 13 Luglio 2016
Detenuto dà fuoco alla cella, incendio in carcere: 5 agenti restano feriti UilPa: troppe violenze e aggressioni
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VICENZA - Un detenuto di origine italiana dà in escandescenze, distrugge la sua camera detentiva e poi subito appicca il fuoco alla cella. E' stato il caos nel carcere di Vicenza. «Immediatamente si è propagato del fumo tossico in tutta la sezione, mandando nel panico gli altri detenuti del reparto» spiega Leonardo Angiulli, segretario gererale del Triveneto del sindacato Uil Pa Polizia Penitenziaria. E' stato il rapido e provvidenziale intervento degli agenti della polizia penitenziaria di Vicenza a scongiurare pericoli maggiori. Cinque di loro hanno riportato ferite.

«Incuranti dei rischi che correvano e grazie alla tempestività d'azione sono intervenuti con idranti ed estintori per placare le fiamme e nel contempo mettere in sicurezza l'intera sezione, provvedendo ad evacuarla e mettendo in salvo anche l'autore del folle gesto - prosegue Angiulli -. Subito dopo, allertati dal centralino del carcere, sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco di Vicenza che sono arrivati per effettuare i dovuti accertamenti».

Purtroppo durante le fasi dell'intervento cinque agenti sono rimasti feriti per intossicazioni ed escoriazioni varie. «Gli agenti hanno ricevuto le cure del caso al pronto soccorso del San Bortolo, in breve riceveremo notizie in merito a diagnosi e prognosi - spiega il sindacalista della UilPa -.  A tutti loro vanno il plauso e tutta la nostra gratitudine per aver impedito, con il loro coraggio, conseguenze molto più gravi. Purtroppo non si tratta di un caso isolato, nei giorni scorsi per tre sere consecutive si sono registrati episodi di violenza al carcere vicentino, dove addirittura su un reparto di venti camere detentive ne risultano distrutte ben tredici, senza contare anche gli ingenti danni economici che subiamo».

Angiulli mette nel mirino le condizioni di lavoro della polizia penitenziaria nella casa circondariale di Vicenza: «Sono ormai divenute insostenibili e molto difficili - dice senza mezzi termini -, con turni di lavoro di otto ore anziché delle 6 previste, ferie arretrate da smaltire, riposi settimanali in molti casi revocati che si aggiungono ai restanti problemi, tipo le disastrate condizioni della caserma e problemi con la mensa (nel passato vi furono problemi di igiene con insetti nel cibo, ndr). Il personale previsto sarebbe di 197 unità, allo stato Vicenza conta un contingente di 169 uomini, che tra distaccati in altre sedi e altro si assottiglia a solo 153 in servizio. Ad aggravare la situazione - aggiunge Angiulli - sarà l'imminente apertura, prevista a fine luglio, di un nuovo padiglione che ospiterà circa 200 nuovi detenuti.  Allo stato non è previsto nessun aumento di organico se non un misero, e solo annunciato per ora, incremento di dieci unità, solo in missione e quindi per un breve lasso di tempo.

Troppi i casi di violenza e aggressione che si stanno registrando in quest'ultimo periodo, che si vanno ad aggiungere all'ormai cronica carenza di personale. Attendiamo adeguati e urgenti provvedimenti, per garantire sicurezza e incolumità agli uomini in servizio e dell'intero istituto».

Ultimo aggiornamento: 12:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA