«Venderemo le azioni dell'A4», debutta il nuovo consiglio provinciale.
Casse esauste, 40 milioni attesi

Martedì 24 Gennaio 2017 di Roberto Cervellin
Il nuovo consiglio provinciale di Vicenza

VICENZA - Parola d'ordine è vendere il pacchetto. La Provincia è pronta a cedere le azioni dell'A4, ovvero il 7,43% delle quote della società presieduta da Flavio Tosi. Introiti previsti: 40 milioni di euro. Una manna per le casse di palazzo Nievo. Si apre con il botto la stagione del nuovo consiglio provinciale, eletto l'8 gennaio scorso. Per i neoconsiglieri la seduta del 23 gennaio doveva essere un battesimo all'insegna della formalità e invece ecco la “patata bollente” delle azioni della “Brescia-Padova”, un tempo vanto delle amministrazioni di contra' Gazzolle e ora fardello di cui liberarsi. Il tutto nell'ambito di una cura dimagrante che ha portato anche al piano per la riduzione delle società partecipate.

La Provincia berica è l'ente pubblico con il maggior numero di quote in A4. Abertis, attraverso Re.Consult infrastrutture, ha comunicato la disponibilità all'acquisto di quelle pubbliche, offrendo 300 euro ad azione. Proposta valida fino ad aprile. «Già nel 2015 il consiglio aveva deliberato la vendita nel piano di razionalizzazione delle società. Certo, vendere non significa svendere», ha precisato il presidente Achille Variati. L'obiettivo è investire il ricavato sul territorio. «Penso ai punti neri della viabilità, alla sicurezza delle scuole e a una rete di piste ciclabili con collegamenti fra le province», ha aggiunto.
 

 

Il piatto, del resto, piange. Il rischio è che palazzo Nievo chiuda il bilancio del 2017 con un disavanzo di 18 milioni. «Servono due azioni del governo - ha spiegato ancora Variati - La prima è l'azzeramento del terzo prelievo, che è di 16 milioni. La seconda lo stanziamento di 400 milioni a livello nazionale». Da sempre le entrate più ricche, quelle che consentono all'ente di coprire i tagli statali, derivano dalle imposte Rc auto - che fruttano 31 milioni - e dalla quota dell'imposta di trascrizione, pari a 23 milioni.

Il nuovo consigio è formato da 16 membri, 12 di maggioranza e 4 di minoranza. Dieci sono sindaci, mentre gli altri consiglieri comunali. La “Casa dei comuni” è rappresentata da Ernesto Ferretto, sindaco di Torri di Quartesolo, Maria Cristina Franco, sindaco di Costabissara, Matteo Macilotti, sindaco di Chiampo, Renzo Marangon, consigliere di Camisano, Santo Montagna, consigliere di Brogliano, Renzo Segato, sindaco di Quinto ed Ennio Tosetto, consigliere di Vicenza. Per “Patto fra comuni” ci sono Roberto Cattaneo, consigliere di Vicenza, Luca Restello, sindaco di Lonigo, Alessio Savona, consigliere di Bassano e Giada Scuccato, sindaco di Pozzoleone.
Per “Provincia Pedemontana” ecco Mario Benvenuti, consigliere di Schio, Luca Ferazzoli, sindaco di Cismon del Grappa, Giovanni Antonio Gasparini, sindaco di Salcedo, Francesco Enrico Gonzo, sindaco di Isola e il primo cittadino di Schio Valter Orsi.

Ultimo aggiornamento: 11:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA