Cresce la povertà, record di sigilli
ai contatori dell'acqua: 300 l'anno

Giovedì 2 Giugno 2016 di Roberto Cervellin
A Vicenza sono stati collocati i distributori d'acqua

VICENZA - Quasi 300 chiusure in un anno. Di fatto, poco meno di una al giorno. L'emergenza povertà non si misura solo con gli sfratti e i pasti serviti alla mensa del Mezzanino e della Caritas - sempre elevati - ma anche dal numero delle chiusure dei contatori dell'acqua. Quelli che, sulla carta, dovrebbero incidere di meno sulle famiglie. Sulla carta, però. Negli ultimi 15 anni, ha ammesso Acque Vicentine, azienda responsabile del servizio idrico di una trentina di comuni, le bollette sono più che raddoppiate, passando da 170 a 360 euro. In poche parole ai vicentini l'acqua costa 1 euro al giorno. E molti non ce la fanno più a pagarla. Nel 2015 nel capoluogo berico i contatori sigillati per morosità sono stati esattamente 296 contro i 200 del 2014. Nel bacino di competenza del gestore i dati sono peggiori: 1.200 contro i 770 di 2 anni fa.
 

 

Un trend che ha spinto la consigliera comunale dei 5 Stelle Liliana Zaltron a chiedere la sospensione delle chiusure per destinare alle famiglie bisognose parte degli utlili che Acque vicentine eroga al comune. Richiesta repinta dal consiglio comunale. «L'amministrazione ha confermato che le cose importanti valgono solo per i soliti proclami ad effetto ma nel momento di attuarle, si bocciano», tuona. Pronta la replica dell'assessore alla famiglia e alla pace Isabella Sala: «Il comune pubblica un bando per assegnare i contributi per le bollette. Dai 45 mila euro di qualche anno fa, il budget è raddoppiato. I criteri variano. Una famiglia di 5 persone riceve quasi 300 euro».

Novità, intanto, sul fronte del gas. Ascotrade ha rinnovato l'accordo “Amici” con Cgil, Cisl e Uil che consente a chi è in difficoltà di ridurre la bolletta del gas in base ai criteri fissati sia dai sindacati che dai centri di assistenza fiscale. Alzata da 20mila a 25mila euro la soglia massima di reddito Isee per accedere allo sconto del 13% sui consumi del 2016.

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