Esercitazioni contro tratta e schiavitù
Boldrini: «Piano Marshall per l'Africa»

Venerdì 17 Giugno 2016 di Roberto Cervellin
La presidente della Camera Laura Boldrini ha preso parte a un summit al Coespu di Vicenza
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VICENZA - «La tratta? E' una nuova forma di schiavitù. Una vergogna del nostro tempo. Quando vediamo le ragazzine sulle strade seminude spesso ci giriamo dall'altra parte. Com'è possibile? Ha ragione papa Francesco: dobbiamo combattere contro l'indifferenza. Per l'Africa serve un'azione coraggiosa. Un piano Marshall. I migranti? I muri non servono. L'Europa ha 52 milioni di abitanti e non riesce ad accogliere 1 milione di profughi, quando il Libano - paese che visiterò fra due giorni - ha una popolazione di 4 milioni e mezzo di persone e 1,5 milioni di profughi. La Turchia non risolverà il problema».

Così la presidente della Camera Laura Boldini che, alla caserma Chinotto - sede del Coespu, centro di eccellenza per le stability police unites dei carabinieri - ha preso parte a un vertice dell'Ocse, organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, sulla tratta degli esseri umani.

La lotta allo sfruttamento passerà infatti da Vicenza. In programma, 3 esercitazioni da una settimana ciascuna a partire da novembre. In campo, 200 persone raggruppate per rotte migratorie, tra cui quella balcanica. Obiettivo: fornire «nozioni teoriche e pratiche sulle tecniche di intervento». 
 


In altre parole, coordinare le forze nell'identificazione delle vittime e dei trafficanti. «Iniziative del genere sono importanti per salvare la vita alle persone - ha detto Boldrini -. La tratta va riconosciuta. Per questo serve la formazione del personale». Coinvolti nell'operazione saranno magistrati, operatori della polizia e civili dei 57 Paesi Ocse. Un'azione di formazione importante, ha sottolineato l'on. Boldrini, che però va estesa anche a chi non opera nelle forze dell'ordine: «Questo è un centro di eccellenza - ha detto la presidente della Camera - ma le attività che qui si fanno a tutela delle donne e contro tutte le tratte di esseri umani bisogna farle conoscere anche all'esterno, ai cittadini». Diverse le autorità civili e militari presenti in sala. Tra queste, il segretario dell'Ocse Lamberto Zannier, il sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi, il comandante dei carabinieri Tullio Del Sette. E poi il prefetto Eugenio Soldà, il questore Gateano Giampietro e il sindaco Achille Variati. «Il Coespu? E' una scuola che permette alla polizia di far rispettare i diritti», si è limitato a commentare quest'ultimo.

Laura Boldrini alla caserma Chinotto
 

Quello migratorio, del resto, è un fenomeno che sul territorio registra cifre da record. Oltre 1.600 profughi accolti - altrettanti se ne sono andati facendo perdere le tracce - e centinaia di arrivi previsti da qui a fine anno. E' solo la punta del'iceberg di quella che è diventata un'emergenza. L'emergenza sta mettendo a dura prova la rete locale di accoglienza. Senza contare che il prefetto ha chiesto ai 121 comuni della provincia di mettere a disposizione altri 8 posti letto ciascuno. «La tratta colpisce in particolare le donne - ha detto Boldrini - Va gestita anche aiutando l'Africa, come fecero gli Usa con l'Europa al termine della seconda guerra mondiale. Putroppo c'è un atteggiamento culturale retrogrado e sessista secondo il quale le donne sono un corpo da sottomettere». E ha concluso: «Ogni giorno sulle nostre coste arrivano molte persone. Scappano da guerre e povertà. Partono quasi tutte dalla Libia, che ha conosciuto l'orrore. Non sanno che una volta in Europa vivranno altre umiliazioni. Negli ultimi 2 anni è aumentato il flusso della Nigeria. L'Italia ha sviluppato una capacità investigativa di alto livello per debellare il problema».

Laura Boldrini si è soffermata poi su quanto accaduto nel Regno Unito, dove è stata assassinata la deputata laburista britannica, anti Brexit, Jo Cox: «Purtroppo il dibattito politico non solo in Inghilterra, ma anche nel resto dell'Europa e negli Stati Uniti, assume dei toni a volte eccessivi - ha aggiunto -, la contrapposizione politica passa attraverso il discorso d'odio in molti casi e questo fa male alla società. Io penso che ci possa essere confronto, anche aspro, senza dover ricorrere alla demonizzazione dell'altro e considerare come un nemico chi la
pensa diversamente». «Ho accolto con molto piacere - ha concluso - l'appello del marito della deputata Cox nel quale ha voluto ribadire il 'no' ad ogni forma di odio. Credo che questo dovremmo farlo tutti».



 

Ultimo aggiornamento: 14:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA