Popolare di Vicenza: «Nove euro ad azione a chi rinuncia alle cause»

Lunedì 9 Gennaio 2017
Popolare di Vicenza: «Nove euro ad azione a chi rinuncia alle cause»
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VICENZA - La Banca Popolare di Vicenza offre 9 euro ad azione ai soci "azzerati" in cambio della rinuncia ai contenziosi con la banca. L'Offerta di transazione, si legge in una nota, è rivolta a 94mila azionisti, partirà domani e si chiuderà il 22 marzo. La Popolare di Vicenza subordina la validità dell'offerta all'adesione di almeno l'80% delle azioni interessate, cioè quelle acquistate negli ultimi dieci anni. A chi accetta la proposta saranno riservate «esclusive condizioni commerciali».

La soglia di adesione dell'80% è rinunciabile dalla banca, che si riserva la facoltà di estendere fino al 30 giugno 2017 il periodo di adesione «in presenza di motivate ragioni, in particolare per favorire la più ampia adesione». La proposta transattiva approvata dal Cda prevede il pagamento di 9 euro ad azione per ogni azione acquistata tramite una banca del gruppo a partire dal 1. gennaio 2007 e sino al 31 dicembre 2016, al netto delle vendite. Il prezzo offerto rappresenta il 14,4% del prezzo massimo raggiunto dall'azione (62,5 euro).

I 94.000 azionisti a cui si rivolge l'iniziativa, spiega il comunicato, sono stati individuati secondo criteri oggettivi, che comprendono principalmente persone fisiche, società di persone, fondazioni, Onlus ed enti senza fine di lucro. Domani, giorno di avvio dell'offerta, sarà inviata a tutti gli azionisti una lettera in cui verranno specificate nel dettaglio le modalità e le tempistiche dell'offerta. I soci potranno manifestare il proprio interesse fino al 15 marzo 2017 recandosi in filiale o attraverso il sito web della banca e potranno sottoscrivere l'accordo transattivo entro il 22 marzo. Attivato anche un numero verde (800-595470) per avere informazioni sull'iniziativa. A chi aderirà all'offerta di transazione «saranno riservate inoltre esclusive condizioni commerciali che consentiranno di beneficiare di rendimenti maggiorati» sui depositi vincolati e «di agevolazioni consistenti su alcuni prodotti e servizi bancari», come il mutuo e il conto corrente.

«Stiamo facendo il massimo. La Banca vuole dimostrare con fatti concreti la rottura con il recente passato. Abbiamo tempestivamente voluto mettere in atto tutto quello che la situazione attuale ci permette di fare per poter ricollocare la relazione con gli Azionisti e i Clienti su un piano di fattiva collaborazione. Confidiamo che il nostro sforzo nell'intraprendere questo nuovo percorso sia compreso ed apprezzato». Così Fabrizio Viola, ad della Banca Popolare di Vicenza, commenta la proposta di transazione.

LA FUSIONE Il 2017 è un «orizzonte temporale fattibile» per realizzare la fusione tra Veneto Banca e la Banca Popolare di Vicenza.

Lo ha detto il consigliere delegato della Popolare di Vicenza, Fabrizio Viola. «Siamo in una fase in cui stiamo mettendo giù i numeri, poi ci sarà una valutazione preventiva degli organismi vigilanza. Tecnicamente ci sono i tempi per farla entro il 2017» ha aggiunto.

Ultimo aggiornamento: 10 Gennaio, 09:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA