A Nove, "capitale" del baskin nato
al De Fabris, il torneo regionale

Giovedì 7 Aprile 2016 di Maria Elena Mancuso
I ragazzi della Baskin 6 cesti di Nove

NOVE - Nella città della ceramica approda la quinta giornata del campionato regionale itinerante di baskin. Un disciplina simile al basket, ma con sei cesti, nata dieci anni fa a Cremona, con l’intento di coinvolgere giocatori di ogni età, sesso e abilità. Domenica 10 aprile dunque una grande occasione, questa, per i giocatori delle formazioni coinvolte che avranno così la possibilità di qualificarsi alla prima edizione della fase nazionale della Coppa Italia, in programma il due giugno in Piemonte.

Si gioca con sei canestri


A fare gli onori di casa, la formazione della Baskin 6 cesti di Nove, la società dilettantistica nata per portare fuori dalle aule scolastiche la bella esperienza nata al liceo artistico G. De Fabris in rete con altre scuole della provincia.
Concordia Schio e Karibu Montecchio Maggiore, le altre due squadre a contendersi l’ambita qualificazione, a partire dalle nove di domenica mattina nella palestra comunale di via Brenta.

Uno sport inclusivo il baskin, che partendo dalle regole fondamentali del basket, dà vita ad un complesso gioco di squadra, che vede coinvolti allo stesso modo disabili e normodotati, maschi e femmine, ragazzi e adulti, ognuno con il proprio ruolo e le propri abilità tecniche. «Il baskin è strutturato pensando alle potenzialità di ogni giocatore, e non ai suoi deficit», spiegano gli organizzatori.

«È un gioco che permette a tutti di migliorarsi, tecnicamente e umanamente. Certamente non manca l’agonismo in campo, ma bisogna sempre tenere sotto controllo la propria forza per rispettare le fragilità con le quali si interagisce. Emerge così la grande valenza educativa di questa disciplina, in cui ci si allena anche al rispetto, all’autocontrollo, e a capire che, con le giuste regole, tutti possono dare il proprio contributo al risultato finale».

Ultimo aggiornamento: 18:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA