Sindaco contro magistrato per l’occupazione abusiva dei Chiostri

Sabato 29 Aprile 2017 di Vittorino Bernardi
Striscione all'ingresso dei Chiostri

SCHIO – Il sindaco Valter Orsi ha detto no alla richiesta di archiviazione emessa nei giorni scorsi dal magistrato che segue il procedimento penale per l'occupazione abusiva dal 17 al 22 gennaio 2017 dei Chiostri di San Francesco di via Baratto. L'edificio, di proprietà comunale, era stato occupato da parte di attivisti del centro sociale Arcadia per realizzare un punto di raccolta indumenti e coperte da donare a indigenti. Ma anche per offrire di notte un tetto a quanti vivano in strada. Il sindaco Orsi motiva così il no all’archiviazione: «Ci siamo costituiti parte civile nel procedimento che ha visto la denuncia degli attivisti di Arcadia per l'occupazione abusiva dei Chiostri che sono patrimonio dell'intera Schio. Ho dato mandato all'avvocato civico di proporre la nostra formale opposizione e, come sindaco, scriverò personalmente al Presidente del Tribunale esprimendo tutto il mio dissenso. Un'occupazione abusiva di 5 giorni è stata perpetrata a danno di questa città in cui le contrapposizioni ideologiche sono ancora forti e scaldano gli animi di molti. Non posso non sottolineare che una diversità di trattamento viene invece operata dalla magistratura per motivazioni di stampo politico-ideologico. L'anno scorso - prosegue il sindaco - per un sit-in di 5 minuti compiuto dal gruppo Prima Noi (davanti all’hotel Eden di viale dell’Industria per protestare contro l’arrivo di profughi ndr), si è arrivati nell'arco di poco tempo alla condanna del capofila a 3 giorni di reclusione con la condizionale. In questo caso, invece, dove l'occupazione abusiva è stata anch'essa riscontrata in flagranza di reato, il magistrato giustificherebbe il comportamento di chi, occupato uno spazio pubblico, non ne pagherà le conseguenze. Questo è inaccettabile».

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