VICENZA - Dovrebbe sorgere nel territorio di Dueville il primo hub della provincia di Vicenza (che è anche la prima in Veneto) per garantire la primissima accoglienza dei profughi. La notizia è rimbalzata nella serata di oggi dalla Prefettura di Vicenza che domani, venerdì, o sabato, dovrebbe ufficializzare la decisione: l'accordo non è stato ancora concluso, ma per il "via libera" mancherebbero solo pochi dettagli.
Da quanto si è potuto apprendere l'accordo è in ormai in via di definizione: il primo hub dovrebbe sorgere in un ex capannone industriale, attualmente inutilizzato e messo a disposizione da un imprenditore. Del fatto è stato avvisato il sindaco di Dueville, Giusy Armiletti, contattata telefonicamente dal Prefetto di Vicenza, Eugenio Soldà. Previsti dei lavori per adeguare la struttura ma i tempi si preannunciano veloci: l'hub di Dueville dovrebbe essere pronto entro fine anno.
L'indiscrezione arriva all'indomani delle dichiarazioni rilasciate al Gazzettino dal Prefetto di Vicenza Eugenio Soldà, dopo l'incontro, avvenuto qualche ora prima, con i vertici della Croce Rossa Italiana, che dovrebbe gestire l'hub. «La struttura - aveva avuto in modo di anticipare Soldà al nostro giornale - sorgerà in uno dei comuni della provincia, del quale al momento non posso fare il nome. Tuttavia si tratta di una struttura adeguata, collocata in una zona industriale, lontano dalle abitazioni. Potrà ospitare un centinaio di profughi, per periodi brevi, massimo uno-due mesi, visto che da lì saranno distribuiti in altre strutture di accoglienza. Perché la scelta della Croce Rossa? E' un organizzazione solida, abituata alle emergenze».
Nella stessa intervista lo stesso prefetto non aveva escluso la possibilità di arrivare a requisire gli immobili per far fronte alle emergenze. «E' un'ipotesi di cui personalmente parlo dal 2014, ma si tratta di una "extrema ratio", una soluzione che rappresenterebbe una sconfitta per tutti e alla quale non vorrei arrivare».
Ultimo aggiornamento: 28 Ottobre, 09:19
© RIPRODUZIONE RISERVATA Da quanto si è potuto apprendere l'accordo è in ormai in via di definizione: il primo hub dovrebbe sorgere in un ex capannone industriale, attualmente inutilizzato e messo a disposizione da un imprenditore. Del fatto è stato avvisato il sindaco di Dueville, Giusy Armiletti, contattata telefonicamente dal Prefetto di Vicenza, Eugenio Soldà. Previsti dei lavori per adeguare la struttura ma i tempi si preannunciano veloci: l'hub di Dueville dovrebbe essere pronto entro fine anno.
L'indiscrezione arriva all'indomani delle dichiarazioni rilasciate al Gazzettino dal Prefetto di Vicenza Eugenio Soldà, dopo l'incontro, avvenuto qualche ora prima, con i vertici della Croce Rossa Italiana, che dovrebbe gestire l'hub. «La struttura - aveva avuto in modo di anticipare Soldà al nostro giornale - sorgerà in uno dei comuni della provincia, del quale al momento non posso fare il nome. Tuttavia si tratta di una struttura adeguata, collocata in una zona industriale, lontano dalle abitazioni. Potrà ospitare un centinaio di profughi, per periodi brevi, massimo uno-due mesi, visto che da lì saranno distribuiti in altre strutture di accoglienza. Perché la scelta della Croce Rossa? E' un organizzazione solida, abituata alle emergenze».
Nella stessa intervista lo stesso prefetto non aveva escluso la possibilità di arrivare a requisire gli immobili per far fronte alle emergenze. «E' un'ipotesi di cui personalmente parlo dal 2014, ma si tratta di una "extrema ratio", una soluzione che rappresenterebbe una sconfitta per tutti e alla quale non vorrei arrivare».
