Contestato Orsi a malga Zonta:
«Erano giovani dei centri no global»

Martedì 16 Agosto 2016 di Vittorino Bernardi
I condannati alla fucilazione a malga Zonta
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SCHIO/FOLGARIA – Il sindaco Valter Orsi è stato contestato a malga Zonta di Folgaria, nella cerimonia di ricorrenza del 72. anniversario dell’eccidio nazifascita consumato il 12 agosto 1944 a Passo Coe, all’apice della lotta di Liberazione: furono fucilati 17 uomini (14 partigiani e 3 malgari). Nel loro ricordo le sezioni Anpi di Vicenza, Schio e Trento nel giorno di Ferragosto organizzano da decenni un appuntamento commemorativo sotto l’egida del comitato “Onoranza caduti partigiani” che unisce le amministrazioni comunali di Schio, Caldogno, Folgaria e gli altri piccoli Comuni del Vicentino e Trentino che hanno dato i natali ai 17 caduti.
 

 

Valter Orsi come sindaco di Schio ha parlato per circa 5 minuti davanti alle circa 300 persone intervenute, ricordando che il sangue dei caduti di malga Zonta ha contribuito a scrivere la nostra Costituzione. Un intervento breve quello di Orsi, con una decina di giovani legati al centro sociale Arcadia di Schio a contestarlo, con urla e grida rimaste però isolate. Una contestazione legata al “nodo Teppa”, al ritiro dell’onorificenza di Stato “Medaglia della Liberazione” al partigiano di 94 anni Valentino Bortoloso deciso a inizio agosto (era stata assegnata il 16 giugno) dal ministro della Difesa Roberta Pinotti su invio del sindaco Orsi per la sua partecipazione attiva all’Eccidio di Schio del 7 luglio 1945, costato 54 vittime (14 donne e 7 minorenni).

«Conosco i ragazzi che hanno cercato di impedirmi di parlare, legati – racconta Valter Orsi - al centro sociale Arcadia e all'area no global. Ritengo che siano venuti a malga Zonta non tanto per onorare i 17 caduti, ma per contestarmi». È certo di questo? «Tali contestatori sono andati via pochi minuti dopo la conclusione del mio intervento, mentre la cerimonia è proseguita per altre 2 ore. Erano davvero interessati alla cerimonia? Non credo proprio». Nella commemorazione sono intervenuti anche Maurizio Toller, sindaco di Folgaria; Alessandro Olivi, vicepresidente della Provincia autonoma di Trento e Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione Museo storico del Trentino. Prima della messa l’orazione ufficiale è stata di Gianna Fracassi della segreteria nazionale della Cgil.
 

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