NANTO - «Non vedo coraggio nel mio gesto. Mi sento turbato, confuso, non spaventato. Mi sono chiesto migliaia di volte se lo rifarei ancora, anzi, per meglio dire, se interverrei ancora e la risposta è stata sempre la stessa, sì. Anche se mai avrei pensato di dover rivolgere un'arma contro qualcuno, il solo pensiero mi faceva rabbrividire. Come avrei potuto rimanere immobile, indifferente, o girarmi dall'altra parte, senza pensare a quella povera ragazza sola all'interno del negozio?». Lo hanno chiamato eroe, lo hanno additato come modello di persona che interviene in quella terra di nessuno della violenza dove lo Stato non riesce ad essere presente, non tutela i suoi cittadini. Graziano Stacchio è un uomo comune, una storia semplice, una vita quasi banale, ma improntata ai valori della terra veneta, il lavoro, la famiglia, la serietà dell'impegno. Eppure in quel pomeriggio del 3 febbraio 2015 non ha esitato a prendere il fucile e a sparare.
Ultimo aggiornamento: 09:29
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