L'abbraccio dei bambini a Mattarella,
sull'Ortigara l'omaggio agli alpini
Pinotti: no ai muri tra Austria e Italia

Martedì 24 Maggio 2016 di Luca Pozza
L'abbraccio dei bambini a Mattarella, sull'Ortigara l'omaggio agli alpini Pinotti: no ai muri tra Austria e Italia
28

ASIAGO - Il capoluogo altopianese tutto imbandierato ha accolto il presidente Sergio Mattarella, atterrato all'aeroporto asiaghese. Poco prima è arrivata, a bordo di un elicottero militare, il ministro della Difesa Roberta Pinotti. Tantissima gente e stamattina anche traffico in tilt ad Asiago preso d'assalto da molte persone. Si muovono anche le scuole per accogliere il presidente. La prima visita di un presidente della Repubblica in Altopiano è iniziata. Prima di lasciare l'aerostazione Mattarella, accolto dal sindaco Roberto Rigoni Stern,  si è intrattenuto alcuni minuti con il presidente dello scalo vicentino, Bruno Zago. E prima di salire sulla vettura che lo ha portato al Sacrario militare di Asiago, Mattarella ha rivolto cenni di saluto ad una piccola folla che lo attendeva. Dal gruppo di persone presenti è salito in un paio di occasioni il grido "Presidente, lavoro ai giovani".
 


Il presidente Mattarella, dopo l'arrivo all'aeroporto, si è recato subito al sacrario del Leiten, sul colle che domina Asiago e dove riposano quasi 55mila caduti della Grande Guerra, 35mila italiani e 20mila autroungarici. Qui, con il ministro Pinotti, è stato accolto da alcuni applausi e da due ali di folla con centinaia di bandierine tricolori sventolate dagli scolari asiaghesi. Il presidente ha deposto una corona di alloro al sacello posto sulla sommità del sacrario e poi si è intrattenuto alcuni minuti all'interno dell'ossario, in omaggio ai caduti. La banda del primo Reggimento Granatieri di Sardegna ha intonato brevemente la canzone del Piave. All'uscita, prima di salire in auto, Mattarella ha salutato il pubblico stringendo la mano, in particolare, ai bambini delle scuole. che lo hanno accolto con un vociare gioioso e al grido di "Viva il presidente", "Viva Mattarella". Un gruppo di alunni ha anche intonato l'inno di Mameli.

Le foto della visita del Presidente
 

Poi il corteo presidenziale si è avviato verso il municipio di Asiago, dove si svolge l'incontro con gli amministratori veneti. Dopo il summit, e prima di portarsi in piazza Carli affollata da migliaia di persone, almeno sei-settemila, per la cerimonia pubblica ufficiale, presente il ministro della difesa Roberta Pinotti, Mattarella ha voluto incontrare il regista Ermanno Olmi, che ha dedicato molto del suo lavoro artistico ai tracciati della Grande Guerra. Durante il suo intervento il presidente Sergio Mattarella ha annunciato che dopo la cerimonia andrà sull'Ortigara, in particolare a Cima Lozze, a depositare una corona a ricordo dei caduti nei tragici combattimenti di un secolo fa. Mattarella ha avuto parole di omaggio e di ricordo per le Penne Nere, che soprattutto caddero sul Monte in quello che ha definito, riprendendo una dicitura molto usata a livello storico, "il calvario degli Alpini". Mattarella ha ricordato gli episodi della Grande Guerra, citando i luoghi sacri dell'Altopiano, come il Monte Cengio, e il dramma delle decimazioni

«La guerra, ogni guerra - ha aggiunto il  Presidente - è un moltiplicatore di lutti e sofferenze». «Le grandi sfide, imponenti, che oggi il mondo si trova davanti, il terrorismo, l'emigrazione, i cambiamenti climatici, la lotta alla fame e alle malattie, lo sviluppo, si vincono tessendo collaborazione e costruendo ponti. Servono comune intelligenza, unità di intenti. Vanno ricercati con ostinazione obiettivi condivisi e politiche comuni a fenomeni globali - ha aggiunto -. È impossibile dare risposte soltanto nazionali, ignorarlo sarebbe illusorio e pericoloso».

Il ministro della Difesa Roberta Pinotti ha dedicato una parte del suo intervento ai rapporti tra Italia e Austria, che proprio sui monti dell'Altopiano cent'anni fa versarono sangue e conobbero grandi dolori: «L'Europa è stata pensata e scelta per superare le guerre, non possiamo tornare indietro - ha spiegato Pinotti -. Oggi tutto è cambiato rispetto alla prima guerra mondiale, ma proprio perché tutto è cambiato sarebbe drammaticamente ironico se proprio tra Italia e Austria, un secolo dopo gli eventi che oggi ricordiamo, si concretizzassero nuovi tipi di fratture, si materializzassero sinistri simboli, nel contempo nuovi e antichi, come muri e barriere a promuovere differenze. Pensiamo - ha concluso - che nessuno debba volerli». 

Verso le 13.30 l'elicottero con il Presidente è tornato all'aeroporto dopo essere stato sull'Ortigara, in perfetto orario rispetto alla tabella di marcia. Verso le 13.40 Mattarella ha salutato con  la mano il pubblico assiepato lungo la rete di recinzione dell'aeroporto ed è salito sul Falcon dell'Aeronautica militare che è decollato per riportarlo a Roma. Il ministro Roberta Pinotti, invece, è ripartita con l'elicottero militare con cui era arrivata nei 7 Comuni.

«L'anniversario della Grande Guerra non poteva non avere una tappa come questa. Un profondo ricordo di uno scenario cruento» ha commentato il presidente del Veneto Luca Zaia dopo aver accompagnato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella all'aeroporto di Asiago. «Quando si parla della Grande Guerra - ha aggiunto Zaia - è giusto rendere onore alle migliaia di militari deceduti su entrambi i fronti ma anche ai civili e ai sopravvissuti che hanno patito la tragedia del conflitto. Non si possono inoltre dimenticare figure importanti di grandi testimoni storici asiaghesi come Mario Rigoni Stern e il maestro di cinematografia Ermanno Olmi, vate di questo territorio».

Ultimo aggiornamento: 25 Maggio, 12:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA