Paola Cappellari si aggiudica il Premio Negrello Due Sorgenti Oliero

Sabato 10 Giugno 2017 di Roberto Lazzarato
Bassano. Premio Negrello Due Sorgenti Oliero

BASSANO/VALBRENTA. Paola Cappellari, di Foza, si aggiudica la XIX^ edizione del Premio Negrello ‘Due Sorgenti Oliero’, promosso dalla Fondazione culturale Negrello, con il patrocinio dell'assessorato alla cultura della città di Bassano e dal Centro Romano Carotti, «per favorire gli studi sugli aspetti, passati o presenti, della storia e della vita sociale ed economica del Canale di Brenta e del Bassanese - ha ricordato Dolores Negrello durante la cerimonia di premiazione svoltasi in Sala Chilesotti, nel Museo Civico di Bassano, alla presenza della neo assessora bassanese Cristina Busnelli (l’incarico è previsto martedì prossimo). - Un Premio che si caratterizza per le ricerche e gli studi sugli aspetti che contraddistinguono il nostro territorio, il recupero della sua storia e della sua cultura».

Dall’esordio sono oltre un centinaio le opere presentate al ‘Due Sorgenti Oliero’, che è stato integrato con un ‘Premium’ intitolato a Vittorio Marangon, lo storico presidente della giuria per ben 14 edizioni. Il Premio Negrello ‘Due Sorgenti Oliero’ è stato assegnato a Paola Cappellari autrice di «Memorie d’acqua e di pietre a Foza», una ricerca legata «alle pietre e all’acqua per farci comprendere i cambiamenti che ci sono stati nel corso del tempo - spiega l’autrice - e capire lo stretto legame che c’era fra il modo di vivere della nostra gente e il territorio. Una riflessione, inoltre, su come sia stata dura la vita di questi montanari e quanti sacrifici abbiano dovuto fare».

Il ‘Premium Presidente Vittorio Marangon’ è stato conferito ex aequo a Elvio Beraldin per la sua riscoperta dei «Porteghi e portegheti» di Cismon del Grappa, «passaggi verso altri luoghi, piazzette, vicoli, sentieri - ricorda Beraldin, - verso altre porte che, si spera, aperte in segno di disponibilità e ospitalità»; e a Leonello Viero con i suoi «Ricordi di giorni particolari», memorie dei tempi che furono, dai banchi e dai compagni di scuola negli anni ’40, al sistema scolastico di allora, sino ai giorni nostri.

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