BASSANO - «Ciao Ago, adesso lassù pedalerai con i grandi del ciclismo». È uno dei numerosi commenti lasciati in questi minuti nel diario di Facebook del 53enne Roberto Agostinelli, conosciuto ex imprenditore, scultore (sua l’opera nella foto) e fabbricante di mobili di pregio, nonché ciclista appassionato, trovato morto ieri mattina in casa sua per un infarto. A dare l’allarme, e poi a trovarlo, è stato il cognato, titolare della fioreria Santa Croce, che la sera prima l’aveva cercato senza successo.
Allora - come spiega il Giornale di Vicenza - preoccupato, era andato a trovarlo in via Torcellan, quartiere Firenze, con dietro la chiave di scorta. La porta dell’appartamento (al primo piano) però, era chiusa dall’interno. Vedendo una finestra aperta e pensando ad un furto, il cognato ha chiamato i carabinieri, arrivati poco dopo, insieme ai vigili del fuoco che intorno alle 8.30 sono riusciti ad aprire la porta. Agostinelli era riverso sul terrazzino. Celibe e senza figli, lascia i genitori, un fratello, due sorelle e moltissimi amici che così lo ricordano: «Quanti ricordi, quante pedalate, quanti sorrisi, quanta generosità avevi nel cuore» (Luisa). «È sempre stato un piacere ed uno spasso stare con te. I nostri allenamenti in preparazione all'Oetztaler che volavano via leggeri tra una risata e l'altra. Un abbraccio amico mio, sei un grande!» (Massimo).
© RIPRODUZIONE RISERVATA Allora - come spiega il Giornale di Vicenza - preoccupato, era andato a trovarlo in via Torcellan, quartiere Firenze, con dietro la chiave di scorta. La porta dell’appartamento (al primo piano) però, era chiusa dall’interno. Vedendo una finestra aperta e pensando ad un furto, il cognato ha chiamato i carabinieri, arrivati poco dopo, insieme ai vigili del fuoco che intorno alle 8.30 sono riusciti ad aprire la porta. Agostinelli era riverso sul terrazzino. Celibe e senza figli, lascia i genitori, un fratello, due sorelle e moltissimi amici che così lo ricordano: «Quanti ricordi, quante pedalate, quanti sorrisi, quanta generosità avevi nel cuore» (Luisa). «È sempre stato un piacere ed uno spasso stare con te. I nostri allenamenti in preparazione all'Oetztaler che volavano via leggeri tra una risata e l'altra. Un abbraccio amico mio, sei un grande!» (Massimo).
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