VALBRENTA. Sarà inaugurata domenica 18 la «Casa Don Giovanni Nervo», intitolata, nel centenario della nascita, all’illustre cittadino di Solagna, mons. Giovanni Nervo, per un decennio presidente e promotore della diffusione della Caritas in tutto il territorio nazionale. L’edificio parrocchiale, restaurato da parte di numerosi volontari, è destinato alla mensa di solidarietà gestita dalla Caritas, all’accoglienza e alle varie iniziative in campo sociale. Promotrice dell’iniziativa l’Unità Pastorale «Medio Brenta», diretta da don Massimo Valente.
Nato nel 1918 a Casalpusterlengo, dove i genitori di Solagna si trovavano profughi durante la Grande Guerra, mons. Nervo nel 1951 ha istituito la Scuola Superiore di Servizio Sociale a Padova. Nel 1964 ha dato il via alla Fondazione Zancan, della quale era presidente onorario ed è stato il primo presidente della Caritas Italiana.
Mons. Nervo ha ricevuto la laurea honoris causa in Economia e Commercio a Udine, nel 1996, per il suo impegno durante il terremoto in Friuli ed in Scienze dell'Educazione, a Padova, nel 2003. Nello stesso anno il consiglio comunale di Solagna conferì a mons. Nervo la «cittadinanza onoraria ed il titolo di cittadino benemerito, per l'alto apostolato svolto in campo sociale e pedagogico».
«E’ stato una figura emblematica della Chiesa - ricordava mons. Antonio Mattiazzo, - a cui ha dedicato la sua vita di prete e di uomo; si è impegnato strenuamente per l'affermazione di una pedagogia della carità, così come doveva essere la Caritas nel pensiero di Paolo VI e non ha mai mancato di denunciare ingiustizie o incoerenze. Ma il suo impegno è stato anche avvalorato da un alto senso di responsabilità civile, governata dai valori del cattolicesimo sociale, di cui è stato uno dei protagonisti». E’ deceduto a Sarmeola nel 2013.
Per ricordare mons. Nervo, sabato 17, alle 20.30, nella chiesa parrocchiale di Solagna, canti con il Coro Convivium di Arsié, diretto dal maestro Ronny Strappazzon e lettura di testi biografici da parte di Beppe Ruffato. Domenica 18, alle 10, dopo la funzione religiosa, intitolazione della «Casa Don Giovanni Nervo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA Nato nel 1918 a Casalpusterlengo, dove i genitori di Solagna si trovavano profughi durante la Grande Guerra, mons. Nervo nel 1951 ha istituito la Scuola Superiore di Servizio Sociale a Padova. Nel 1964 ha dato il via alla Fondazione Zancan, della quale era presidente onorario ed è stato il primo presidente della Caritas Italiana.
Mons. Nervo ha ricevuto la laurea honoris causa in Economia e Commercio a Udine, nel 1996, per il suo impegno durante il terremoto in Friuli ed in Scienze dell'Educazione, a Padova, nel 2003. Nello stesso anno il consiglio comunale di Solagna conferì a mons. Nervo la «cittadinanza onoraria ed il titolo di cittadino benemerito, per l'alto apostolato svolto in campo sociale e pedagogico».
«E’ stato una figura emblematica della Chiesa - ricordava mons. Antonio Mattiazzo, - a cui ha dedicato la sua vita di prete e di uomo; si è impegnato strenuamente per l'affermazione di una pedagogia della carità, così come doveva essere la Caritas nel pensiero di Paolo VI e non ha mai mancato di denunciare ingiustizie o incoerenze. Ma il suo impegno è stato anche avvalorato da un alto senso di responsabilità civile, governata dai valori del cattolicesimo sociale, di cui è stato uno dei protagonisti». E’ deceduto a Sarmeola nel 2013.
Per ricordare mons. Nervo, sabato 17, alle 20.30, nella chiesa parrocchiale di Solagna, canti con il Coro Convivium di Arsié, diretto dal maestro Ronny Strappazzon e lettura di testi biografici da parte di Beppe Ruffato. Domenica 18, alle 10, dopo la funzione religiosa, intitolazione della «Casa Don Giovanni Nervo».