MAROSTICA – Il teatro Politeama torna finalmente ad aprire le proprie porte alla comunità. Un’apertura parziale, dato che mancano ancora all’incirca un milione e 300 mila euro per il completamento dei lavori, ma comunque un evento per la cittadina scaligera.
Chiuso dal 2009 per un intervento di restauro radicale, sia della facciata sia degli interni, l’edificio fu costruito in stile Liberty nel 1910 su progetto dell’ingegnere e architetto Giovanni Tescari, autore a Marostica di molti altri edifici oltre che, in epoca fascista, del primo restauro della cinta muraria.
Oggi, sebbene impossibilitati nel concludere i lavori, troppo gravosi per le casse cittadine, l’amministrazione ha comunque deciso di rendere in parte accessibile la struttura. A partire dal 28 luglio, infatti, saranno accessibili il foyer, l’atrio all’ingresso della struttura, e il ridotto al di sotto del livello stradale. Un ampio spazio corredato di palco, platea con 99 posti a sedere, spogliatoi e magazzini.
Resta interdetto, al momento, l’accesso alla sala principale, chiusa da due grandi porte che, una volta aperte, svelano una parete di cartongesso con due finestrelle. Due oblò da cui spiare il cantiere che al momento sorge al posto di poltrone, sipario e palcoscenico. «Si tratta di un nuovo, piccolo ma importante passo in avanti», dice l’assessore Serena Vivian. «Un percorso di attesa durante il quale abbiamo portato il teatro nelle piazze, nelle strade e nelle case della gente con tantissime iniziative. Oggi il progetto “Aspettando il teatro” aggiunge un nuovo importante tassello al suo percorso. Un luogo dedicato alla cultura teatrale e alle arti performative in genere, che, per il primo anno, sarà affidato all’Associazione culturale Teatris, ma che resta aperto a tutte le associazioni cittadine che vorranno cimentarsi in questo genere di attività».
A inaugurare la riapertura del Politeama una mostra dal titolo “Epifanie. Argot. Visioni di futuro tra passato e presente”. Un’esposizione multimediale e multidisciplinare curata da Maurizio Panici, regista della Partita a scacchi e fondatore della casa di produzione teatrale romana Argot, struttura che negli anni ha contribuito fortemente all’innovazione della scena teatrale italiana. La mostra, a ingresso libero, sarà allestita dal 28 luglio al 30 settembre nei giorni di sabato, domenica e festivi, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18, o su prenotazione.
Sono inoltre previsti alcuni eventi collaterali.