Fabian e Contin, ora il divorzio dopo l'avventura olimpica di Rio

Venerdì 24 Febbraio 2017 di Maria Elena Mancuso
Il triatleta Alessandro Fabian e il suo allenatore, il marosticense Sergio Contin. Dopo otto anni e due Olimpiadi, i due hanno deciso di separarsi.

MAROSTICA - Dopo l'avventura olimpica a Rio, il divorzio. «Come sempre accade, tutto ciò che ha un inizio e una vita, ha purtroppo anche una fine». Queste le parole scelte da Alessandro Fabian per annunciare la fine del suo sodalizio sportivo con Sergio Contin, coach azzurro del triathlon. Un messaggio che l’atleta ha voluto affidare al web per «dare voce a questi otto anni vissuti sempre intensamente, tra viaggi, gare, gioie e dolori».

Una scelta maturata già nel corso del 2016, come ci ha raccontato il tecnico marosticense, e pienamente condivisa da atleta e allenatore. «Sono stati anni davvero intensi», ammette Contin. «Anni di obiettivi raggiunti e di grandi risultati. Ma anche di fatica, stress e delusioni. Anni in cui entrambi siamo cresciuti molto e che tanto ci hanno lasciato, dal punto di vista professionale e umano. Alla vigilia di Rio, però, tutti e due avevamo già capito che le nostre strade si sarebbero presto divise. L’ultima avventura insieme a settembre, con la tappa finale dei mondiali in Messico, e già il giorno dopo avevamo chiarito che il nostro percorso sportivo si chiudeva lì. Entrambi alla ricerca di nuovi stimoli. Entrambi fieri e orgogliosi della strada percorsa insieme».

“Molto insieme”, a quanto pare. Tanto che Fabian, trasferitosi otto anni fa a Marostica dalla provincia padovana, proprio per lavorare con Sergio, ha più volte ironizzato parlando del suo allenatore come di una seconda fidanzata, o peggio, di un’amante. «Alessandro ha sempre scherzato molto su questa faccenda. Ma la verità è che, effettivamente, in questi anni ha passato più tempo con me che con la sua ragazza. E il motivo è semplice. Per ottenere risultati importanti, come quelli che abbiamo raggiunto insieme, l’unica chiave restano il lavoro, l’impegno quotidiano e la costanza. Soprattutto in una disciplina dura come il triathlon».

Nasce così la sensazione di essersi detti tutto, o quasi. E la voglia di seguire nuove strade, nonostante l’indiscussa stima reciproca. «Di sicuro non mi aspettavo, però, questa dichiarazione pubblica di Alessandro», confessa Contin.«Non ho ancora avuto modo di parlargli. Ma dovrebbe rientrare a giorni dalla Spagna e di certo non mancheranno le occasioni per vedersi, parlare e cenare ancora insieme, come abbiamo continuato a fare in questi ultimi mesi. A dire il vero, da quando abbiamo smesso i ruoli istituzionali di atleta e allenatore, i nostri rapporti sono addirittura migliorati. Ed è stato bello potersi confrontare liberamente. Valutare insieme quali nuovi progetti personali intraprendere e discutere, ad esempio, della scelta di una nuova guida tecnica per Alessandro. Ma non sta di certo a me, rivelare quali siano le sue decisioni in merito. Io, al momento, mi sto dedicando a un professionista di ciclismo del team Androni, Marco Benfatto.

E per il resto non pongo limiti alla provvidenza. D’altronde il triathlon resta il mio primo amore e la strada per le prossime Olimpiadi è ancora molto lunga».

Ultimo aggiornamento: 13:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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