Per lavare l'onta fu ucciso: mamma del killer a giudizio, tre assolti

Giovedì 27 Aprile 2017 di Vittorino Bernardi
Il luogo del delitto nell'accampamento nomadi
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VICENZA/ZANÈ - Con tre assoluzioni e un rinvio a giudizio si è conclusa questa mattina 27 aprile in un'aula del tribunale di Vicenza l'udienza preliminare per il processo dell’omicidio del 23 giugno scorso di Davide Kari, 51 anni, e del ferimento del fratello Vianello di 42 nell’accampamento nomade di via Liguria a Zanè in una spedizione punitiva compiuta tra i clan rom Kari e Helt.  Pianificata e compiuta con freddezza da Carlo Helt, 40 anni, che  spalleggiato da quattro complici sparò con una pistola Bernardelli calibro 9 per lavare l’onta di uno sgarro in famiglia: sarebbe stata un’offesa a un parente defunto Helt da parte di Davide Kari.

La procura di Vicenza aveva chiesto il processo a carico delle cinque persone componenti la spedizione punitiva, a partire da Carlo Helt autore materiale del delitto che sparò con la pistola passata da sua mamma LuciaL’assassino in gennaio si è suicidato in carcere a Vicenza (impiccato con un lenzuolo in cella), dove si trovava da ottobre, dopo quattro mesi di latitanza. Questa mattina in tribunale il primo importante verdetto: rinviata a giudizio Lucia Helt, 60 anni di Schio; assolti gli altri tre imputati Davide Helt, 29 anni di Cismon del Grappa; Fulvio Helt, 23 anni di Schio e Paradise Kari, 29 anni di Schio, fratello della vittima.
 

 

Ultimo aggiornamento: 18:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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