Berici sempre più "abitati", ecco faina e poiane: e ora salvataggio rospi

Mercoledì 22 Marzo 2017 di Roberto Cervellin
La faina avvistata da Riccardo Muraro

VICENZA - Pelo corto di colore marrone con una macchia bianca sul ventre, orecchie rotonde, corpo allungato che raggiunge i 50 centimetri. Si muove soprattutto di notte per andare a caccia di ghiri, topi e uccelli. E' la faina, mammifero diffuso anche nel Vicentino e in particolare sui colli Berici, dove è stato avvistato e fotografato. Il gruppo social “I segreti dei Berici”, unito dalla passione per gli animali e la natura, ha postato uno scatto di Riccardo Muraro che ritrae appunto la faina in occasione di una delle sue uscite notturne. Qualche mese fa, invece, erano state pizzicate due poiane seminascoste tra i rami di una pianta.

Sintomi di un ambiente che si sta ripopolando. Nel frattempo prosegue l'attività degli animalisti locali sul fronte della salvaguardia dei rospi. Tra febbraio e aprile questi si svegliano dal letargo e si dirigono verso i corsi d'acqua per deporre le uova. Attraversano prati e strade del territorio, ma spesso muoiono schiacciati dalle ruote delle auto. Succede nell'Alto Vicentino così come a sud della provincia, specie vicino al lago di Fimon.

Di qui la campagna “Sos anfibi”, che mira a raccogliere le adesioni di volontari intenzionati a dare una mano nelle operazioni di salvataggio di rane e rospi. «E' sufficiente raccoglierli - spiegano gli interessati - riporli in un secchio e liberarli sul lato opposto della strada».
 

 

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