Precipitò con l'aereo evitando due
paesi: «Per noi quel pilota è un eroe»

Sabato 18 Giugno 2016 di Roberto Lazzarato
Valbrenta. Cerimonia incidente aereo pilota Marcelli

VALBRENTA - «Per noi il pilota Paolo Marcelli è un eroe - ha dichiarato il sindaco di San Nazario Ermando Bombieri, durante la cerimonia per ricordare il 40° anniversario dell’incidente di volo avvenuto il 19 giugno 1976 in Valbrenta. - E’ riuscito con il suo sacrificio ad evitare una catastrofe». Si è svolta a Rivalta, una contrada una manciata di chilometri a nord del capoluogo di San Nazario, in Valbrenta, alla presenza delle autorità civili e militari e ai rappresentanti delle associazioni operanti sul territorio, oltre a numerosi cittadini che hanno vissuto direttamente o indirettamente il tragico evento, con l’intervento del complesso bandistico di Campolongo sul Brenta, la cerimonia per ricordare, a 40 anni di distanza, l’incidente di volo in cui perse la vita il tenente Paolo Emilio Marcelli, 26 anni, residente a Roma, del 2° Stormo di stanza a Treviso.

L’ufficiale, a bordo di un Fiat G91, era partito dalla base aerea di Sant’Angelo, alle 10.20, per un volo programmato di addestramento e di ricognizione in zona montana. Gli abitanti delle contrade di Sasso Stefani e Rivalta, sulle due opposte sponde del Brenta, verso le 11 udirono un forte boato e subito dopo videro sprigionarsi delle fiamme alle spalle della borgata di Rivalta, sul versante della montagna. «Con quei tipi di velivoli è probabile che si sia verificato uno stallo del motore - ha spiegato il generale Francesco Gianesin, presidente dell’Associazione Arma Aeronautica di Bassano del Grappa, intervenuto alla cerimonia e presente nel sopralluogo all’epoca dell’incidente, - il pilota ha tentato di riprendere quota ed ha fatto tutto quanto era nelle sue possibilità per evitare l’impatto con il centro abitato».

«L’aereo, il cui rumore era stato avvertito solo pochi attimi prima - ha ricordato il sindaco, - si è schiantato al suolo dopo aver evitato i due centri abitati, dove avrebbe potuto provocare un'autentica catastrofe. La nostra presenza oggi, a 40 anni da quel fatto, ha un duplice significato: onorare la morte di questo giovane tenente pilota, Paolo Emilio Marcelli; ringraziarlo per essere riuscito ad evitare una catastrofe.

La scritta “Rivalta riconoscente” (riportata nel cippo eretto dall’amministrazione comunale nel 1977, ndr) testimonia il nostro grazie! Per noi il pilota Paolo Marcelli è un eroe!»

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