Giornalista Rai a riposo spiava la ex:
condanna a un anno e 30 mila euro
Ma nega tutto, farà ricorso in appello

Giovedì 27 Ottobre 2016
Microspia
VALSTAGNA – (Vb) Per avere spiato a ripetizione con sofisticati mezzi tecnologici l’ex compagna il 65enne Agostino Mauriello, giornalista della Rai in pensione, residente in via Sette Comuni è stato condannato in primo grado a un anno di reclusione, con pena sospesa. Lui si è sempre detto innocente e si dovrà andare all'appello per capire come evolverà la vicenza.

L’uomo, secondo la sentenza del tribunale di Vicenza, dovrà pure risarcire con 30 mila euro la vittima, costituitasi parte civile e pagare 5 mila euro per spese legali. Il risarcimento completo da 100 mila euro che la donna ha chiesto sarà discusso in sede civile. La procura, con il pubblico ministero Stefano Conte, aveva chiesto per l’uomo una condanna a un anno e tre mesi. La storia che risale alla primavera 2013 si è sviluppata tra Valstagna e Caldogno, con vittima la 45enne Nacera, di origini algerine, corrispondente dall’Italia per alcuni giornali del suo Paese.

La coppia, una volta separata, ha vissuto per un primo periodo di tempo in due appartamenti attigui e lui avrebbe installato nell’abitazione della ex, per spiarla, delle microtelecamere da lei successivamente trovate, con rabbia. Ma Mauriello avrebbe controllato la ex pure a Caldogno, dove si era trasferita alla ricerca di una tranquillità di vita. L’uomo inviando una email alla donna era riuscito a installare un software nel suo computer, utile a controllare l’attività del pc, leggere la posta elettronica e pure osservarla attraverso la telecamera installata nel computer. Agostino Mauriello ha negato ogni accusa e pare scontato un suo ricorso in appello. La storia, insomma, continua.
Ultimo aggiornamento: 19:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA