«Sogno di fare il ricercatore», Sammy
si racconta e incanta il pubblico

Sabato 24 Settembre 2016
«Sogno di fare il ricercatore», Sammy si racconta e incanta il pubblico
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NOALE -  “In fondo l’unica cosa che ci rende tutti uguali è che siamo tutti diversi”. Così Sammy Basso venerdì sera a Noale in Sala San Giorgio. A organizzare l’evento la Mediolanum Corporate University, con il progetto Centodieci. Venerdì a tenere il timone, davanti a tantissime persone, Sammy, 20 anni, di Schio, Vicenza. Lui è affetto da progeria, o sindrome di Hutchinson - Gilford. Una malattia rara che causa l'invecchiamento precoce anche se non altera la mente e che i genitori di Sammy, presenti venerdì in sala, si sono trovati ad affrontare da un giorno all'altro. I medici dissero loro: "Non c'è nulla da fare. Non c'è ricerca". Una doccia fredda che nel giro di pochi giorni cambiò tutto. Abitudini, stili di vita, timori, paure, ansie. Poi un po' alla volta la voglia di farcela e la rinascita. Così Sammy è cresciuto e per promuovere la ricerca sulla sua malattia ha fondato l'Associazione Italiana Progeria Sammy Basso (A.I.Pro.Sa.B.).
Sammy ha appena dato il suo ultimo esame all' università in Scienze Naturali e sogna di fare il ricercatore. Di come facciano a starci così tanti progetti, avventure e racconti in una persona così piccolina e minuta rimane un mistero. Sammy è un vulcano, gli occhi piccoli, vispi, attenti. Le mani piccolissime, ma già così invecchiate. Sammy ama leggere, scrivere, cantare, viaggiare. “Sono un ragazzo che ha tantissimi amici - dice - a cui piace far festa". Protagonisti di questi appuntamenti, organizzati da Banca Mediolanum, sono personaggi distintisi per la loro capacità di fare e di far accadere le cose. 
Ultimo aggiornamento: 26 Settembre, 10:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA