ROMANO - Inaugurata, con tanto di nuova lapide a memoria, la nuova croce sul col Molin a Romano d’Ezzelino. In lega d’acciaio, dotata di un sofisticato sistema di illuminazione a led che si spegne e si accedente in automatico, ha sostituito la vecchia croce lignea, deteriorata dal tempo e dagli eventi atmosferici. La popolazione di Romano Alto non è mancata, sfilando in modo suggestivo sul Molin, lieve altura che domina la parrocchiale e il centro della frazione. Nell'anno santo 1933-34 fu la contessa Elisa Stecchini ad erigere la croce sul col Molin per donarla a tutta la popolazione.
All’appuntamento hanno preso parte, oltre a gran parte dell’amministrazione comunale con la giunta e il sindaco Rossella Olivo, numerosi cittadini e diverse associazioni locali, tra le quali Siriola, Donatori di Sangue, Protezione civile, Sbandieratori ezzelini e Aido. Nel corso dell’inaugurazione, presentata da Giovanni Marcadella, la nuova croce è stata benedetta da don Cesare Bortignon della parrocchia di Romano, mentre lo storico Gabriele Farronato ha raccontato le vicende nei secoli del sito.
«La sostituzione della croce è stata l’occasione per rinnovare il luogo e renderlo più fruibile – spiegano Massimo Ronchi e Remo Serraglio, rispettivamente assessore ai lavori pubblici e al patrimonio -. Con una serie di interventi, l’amministrazione ha creato un’area di rispetto e reso più confortevole e comodo l’accesso. Coordinati dall’architetto Renzo Forza, i lavori hanno migliorato e messo in sicurezza la strada che conduce alla sommità, e sistemato l’arredo urbano.