Nuvola di polvere dalla miniera sui paesi: «Lavori di routine» /Guarda

Martedì 10 Gennaio 2017 di Roberto Lazzarato
Valbrenta, cava-miniera
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VALBRENTA - Sembrava una tempesta di sabbia provocata dal vento nel deserto. Invece si trattava di una gigantesca nuvola di polvere proveniente dalla lavorazione della cava-miniera della Granulati Dolomitici Peroglio di Carpané che ha quasi oscurato, nei giorni scorsi, il centro abitato di Valstagna che sorge proprio in faccia alla coltivazione e naturalmente l’intera contrada di Carpané. Probabilmente a causa di questo lungo periodo di siccità e del forte vento che imperversava in Valle il fenomeno è stato particolarmente impressionante ed è stato visto, fotografato e filmato da numerose persone su entrambe le sponde del Brenta.
 


La nuvola enorme ha oscurato il cielo e spinta dal vento si è propagata per le strade e le piazze, impolverando case, persone e automezzi. Inevitabili i malumori e le proteste. Il sindaco di San Nazario, Ermando Bombieri, testimone diretto del fenomeno, si è messo in contatto con i responsabili della cava-miniera ricevendo assicurazione che si trattava di lavorazione di routine e che il fenomeno, seppure di grande impatto, era dovuto al forte vento che spazzava la Valbrenta. Anche se in forma più contenuta, probabilmente sempre a causa del forte vento, qualcuno aveva fotografato nuvole di polvere anche nei giorni precedenti.

La nuvola che ha "occupato" i paesi
 

L'attività mineraria era stata in passato più volte al centro delle rimostranze della popolazione di Carpanè e di Valstagna, provocando la nascita di comitati popolari, che lamentavano le eccessive vibrazioni, conseguenti alle cariche esplosive e le folate di polvere che avvolgevano le abitazioni, su entrambe le sponde del Brenta, con conseguenti vivaci proteste, prese di posizione e richieste di accurati controlli. Fenomeni attenuati negli ultimi tempi, grazie all'intervento dell'apposita commissione ed ai nuovi metodi di lavorazione, ma che evidentemente in determinate circostanze provocano ancora sia vibrazioni, che polveroni.

Un paio di anni fa, in occasione del rinnovo della concessione mineraria, i consigli comunali di San Nazario e Valstagna avevano, infatti, sollecitato che la prescritta vigilanza sull’attività doveva essere focalizzata sulle vibrazioni e rumorosità, torbidità del fiume Brenta provocata dal dilavamento delle aree di cantiere e polveri derivanti dalla coltivazione, oltre alla ricomposizione ambientale dell’area.

Ultimo aggiornamento: 12:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA