L'ennesimo centro commerciale,
scomoda eredità: «Impatto sul
traffico già in tilt a Bassano sud»

Venerdì 30 Settembre 2016
L'assessore Stangherlin e l'area destinata ancora nel 2004 a nuovo centro commerciale
CASSOLA - «Quel centro commerciale è per noi un'eredità scomoda, così come lo sono state, per l'amministrazione Poletto, le altre due grosse strutture di vendita sorte negli ultimi anni nel Comune di Bassano. Anche in questo caso tornare indietro è impossibile, per ché ci sono dei diritti acquisiti, ma possiamo impegnarci al massimo per mitigare l'impatto che questo nuova realtà avrà sul territorio. Ed è quello che faremo». Il sindaco di Cassola Aldo Maroso e l'assessore all'urbanistica Giannantonio Stangherlin chiariscono la posizione della Giunta e della maggioranza di Cassola rispetto al piano per la realizzazione di un altro centro commerciale lungo via Valsugana, nell'area adiacente a quella di Bassano Expo, in territorio cassolese ma ai confini con la città di Bassano. 

Il progetto, si legge in una nota municipale, risalente a più di dieci anni fa (si parla del 2004) ai tempi dell'amministrazione Pasinato, poi è stato sottoposto a varianti e modifiche. «Non possiamo imporre ai privati di tornare indietro - ricorda Stangherlin -, anche perché potremmo incorrere in una richiesta di risarcimento danni». «Ciò non toglie - aggiunge il referente della Giunta per le questioni urbanistiche - che la struttura dovrà rispettare determinati canoni in maniera tale da mitigare gli effetti sull'ambiente e sulla viabilità di un asse stradale già fortemente congestionato e "denso" dal punto di vista commerciale» (lì davanti c'è ad esempio Il Grifone, per citarne uno ndr).
 
«Parliamo di una superficie coperta di 7300 metri quadri, dei quali 5mila dedicati alla vendita - rimarca Stangherlin -. Dovrebbero trovarvi posto un discount, un magazzino dedicato al bricolage e due piccoli negozi. A mio avviso tuttavia non si è tenuto adeguatamente conto del problema dell'inquinamento da polveri sottili, per il quale andrebbero fatte verifiche più accurate. Lo stesso vale per l'inquinamento acustico e per il problema della viabilità, visto che già ora la rotatoria posta di fronte all'area in questione è sovraccarica. In quella zona non arriva inoltre la rete fognaria: un problema che la proprietà intende risolvere con la subirrigazione ma sul quale forse bisognerebbe fare delle valutazioni più approfondite». Il progetto è anche andato in Provincia alla prima riunione della Commissione per la valutazione d'impatto ambientale.  «A preoccuparci è soprattutto la richiesta per la vendita di alimentari - riferisce Stangherlin -. L'apertura di una struttura di questo tipo andrebbe ad aggiungersi ad altre simili da tempo presenti in zona e a nostro avviso non potrà che peggiorare la situazione del traffico, già critica lungo via Valsugana». Per ora la Provincia ha sospeso la procedura ed ha invitato i proprietari e gli enti pubblici coinvolti a incontrarsi per capire se sia possibile una mediazione tra le diverse posizioni. 
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