Giovane mamma muore di parto,
il bimbo era senza battito da giorni

Mercoledì 30 Dicembre 2015 di Paola Gonzo
Marta Lazzarin, la giovane bassanese deceduta, qui durante un viaggio in Oriente
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BASSANO - Un altro decesso al San Bassiano. A pochi giorni dalla morte del piccolo Kevin, spentosi la mattina dello scorso Natale appena dopo qualche minuto dalla nascita, un'altra tragedia investe la struttura ospedaliera. La vicenda stavolta riguarda una giovane mamma di Bassano, Marta Lazzarin, morta di parto ieri sera dopo inutili tentativi di rianimazione.

Marta Lazzarin, che abitava nel centro storico della città del Grappa, trentaquattrenne bassanese alla ventisettesima settimana della sua prima gravidanza (settimo mese), era entrata al pronto soccorso ieri verso le 12, accusando perdite vaginali da almeno due giorni, un forte mal di testa e la febbre molto alta. Subito è stata visitata da un'ostetrica che ha riscontrato la rottura delle membrane e la fuoriuscita del liquido amniotico. L'ecografia, purtroppo, ha subito evidenziato l'assenza del battito del piccolo, diagnosticando quindi la morte del feto, avvenuta probabilmente qualche giorno prima per cause ancora ignote.

La donna è stata quindi ricoverata e sottoposta ad una terapia antibiotica per la febbre in attesa dell'esito degli esami. Sono le 13.30 quando avverte le contrazioni, come da routine, che le avrebbero permesso di espellere il feto senza vita. Lamentando forti dolori, viene portata in sala travaglio dopo il consulto con l'anestesista. Alle 15 arriva anche il primario e si decide di attendere per l'espulsione spontanea del feto.

Attorno alle 17 la donna decide di andare in bagno e, una volta tornata, viene rivisitata. La situazione precipita verso le 17.45, quando la paziente diventa improvvisamente pallida, accusa mancanza di fiato e comincia a sudare. Subito viene allertata l'intera equipe medica ma, nonostante tutte le manovre di rianimazione, la donna va in arresto cardiaco e viene dichiarata morta attorno alle 19.10.

«Il sospetto - fa sapere il direttore sanitario Enzo Apolloni - è quello di un'embolia polmonare, una delle conseguenze che possono derivare a seguito della morte interna del feto.

Domattina verrà effettuata l'autopsia per ulteriori accertamenti, anche alla presenza di un perito nominato dai parenti della vittima».

Ultimo aggiornamento: 31 Dicembre, 11:07