Appello per salvare l'Archivio di Stato bassanese

Lunedì 27 Giugno 2016 di Roberto Lazzarato
Bassano del Grappa. Archivio di Stato
BASSANO DEL GRAPPA. Un appello per salvare l’Archivio di Stato di Bassano del Grappa arriva anche dal presidente degli 'Amici degli Archivi dello Stato' prof. Giovanni Marcadella.

«Istituita nel 1974, ma aperta e resa funzionale soltanto nel 1990, la Sezione d’Archivio di Stato di Bassano - spiega il prof. Marcadella, - è diventata in alcuni anni punto di riferimento importante per tutto il territorio bassanese che, nei limiti del distretto tribunalizio, comprende anche l’Altopiano di Asiago, il Pedemonte Vicentino con Marostica, la Valbrenta. La documentazione ch’essa conserva, in verità, per le conseguenze di accorpamenti storici, va anche oltre tali limiti territoriali. Il fondo archivistico notarile, infatti, copre un’area più vasta, che include tutto il Pedemonte Trevigiano del Grappa, Asolo, Castelfranco Veneto e, a sud, Cittadella».

A Bassano sono conservati, oltre all’archivio notarile, dalla seconda metà del Trecento, gli archivi delle Corporazioni religiose e assistenziali, dei conventi e monasteri soppressi dal secolo XII fino al XVIII, con tante pergamene, i registri dell’Ufficio Ipotecario napoleonico-austriaco, le scritture del Registro Immobiliare italiano dal 1871, lo Stato Civile di tutto il distretto. Nel corso del 2015 l’istituto ha avuto 2.238 utenze di studiosi, ricercatori, professionisti italiani, bassanesi in particolare, e anche stranieri, oltre 600 studenti impegnati in una ventina di laboratori didattici, circa un migliaio di visitatori.

La Sezione d’Archivio di Stato di Bassano è un istituto molto funzionale e attivo. «Oltre al servizio di consultazione pubblica, l’istituto organizza incontri, corsi formativi e di aggiornamento per professionisti, amministratori, studiosi, cittadini e mostre a carattere storico-documentario. Tra queste ultime si ricordano ‘Bassano e le sue mura’, ‘Marostica e le sue mura’, ‘Il 48 bassanese’, ‘La famiglia di Jacopo (da Ponte)’ e, soprattutto, ‘Gli Ezzelini…’, che da sola ha fatto più di 70.000 visitatori - prosegue il prof. Marcadella. - Nonostante tutto, il piano riorganizzativo del Ministero ne prevede l’immediata chiusura, motivata da ragioni economiche, con trasferimento dell’intero patrimonio archivistico bassanese all’Archivio di Stato di Vicenza (in piccola parte) e al Polo Archivistico veronese (in parte maggiore).» Un appello quindi per conservare in città la memoria storica di Bassano e dell'intero territorio.
Ultimo aggiornamento: 11:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA