Bassano e Cassola, razzi, botti e "foghi dea vecia" calmierati

Venerdì 30 Dicembre 2016
Bassano e Cassola, razzi, botti e "foghi dea vecia" calmierati
BASSANESE - Bassano vieta i petardi e i fuochi d'artificio in prossimità di aree verdi per evitare incendi. Fine d'anno senza botti e Befana senza fuochi invece a Cassola. Anche nei due comuni, come in molti altri, festeggiamenti "calmierati" per la fine d'anno. A Bassano il sindaco Riccardo Poletto annuncia che sta per emettere un'ordinanza che vieta di accendere sul terreno petardi, fiammiferi, sigari o sigarette, o abbandonare gli stessi e qualunque altro materiale acceso o allo stato di brace o che, in ogni caso, possa innescare o propagare il fuoco, e di effettuare manifestazioni pirotecniche nei luoghi in cui la presenza o la vicinanza prossima di materiale vegetale secco o di altro materiale comunque infiammabile possa determinare l’innesco e lo sviluppo di incendi. Il tutto riferito ad aree come i parchi pubblici, zone a verde pubblico, nei centri abitati entro la distanza di 100 metri dalle aree verdi pubbliche, fuori dal centro abitato nelle zone soggette a vincolo ambientale di tipo boschivo e fluviale.

A Cassola il divieto riguarda più espressamente la notte di San Silvestro e le festività d'inizio anno: il sindaco Aldo Maroso mette in guardia la popolazione sui rischi per le persone e per l'ambiente connessi all'accensione di fuochi per bruciare sterpi e ramaglie e all'esplosione di petardi e artifici pirotecnici. I tradizionali roghi della notte fra il 5 e il 6 gennaio potrebbero infatti contribuire ad innalzare il livello di polveri sottili presenti nell'atmosfera ed abbassare ulteriormente la qualità dell'aria, al momento già pessima per la prolungata mancanza di piogge. Lo scoppio di mortaretti, razzi, petardi e botti è invece spesso all'origine di infortuni, anche gravi, ed è fonte di stress per anziani, bambini piccoli, soggetti cardiopatici e per gli animali. Per questo Maroso ha emesso un'ordinanza che vieta, dal 30 dicembre al 7 gennaio, l'esplosione di fuochi d'artificio, petardi, botti e artifici pirotecnici in luogo pubblico o aperto al pubblico, pena una sanzione di 150 euro. Vietata anche la combustione delle biomasse, ossia l'accensione di fuochi con sterpaglie e rami. "Non vogliamo andare contro le tradizioni - chiarisce il sindaco – ma l'Arpav su questo punto è stata molto chiara. Per rispettare comunque l'usanza della notte dell’Epifania acconsentiremo l'accensione di un solo fuoco per ogni frazione, previa richiesta da parte di associazioni, parrocchie o comitati di quartiere".
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