VICENZA - «Una legge da dimenticare. A Vicenza, grazie agli investimenti fatti negli anni, non ci sono liste d'attesa negli asili: tutti i bambini vengono accolti senza differenze basate sulla provenienza delle famiglie». Lo afferma il sindaco di Vicenza Achille Variati, riferendosi alla norma regionale che tra l'altro dà la precedenza ai figli di genitori che vivono o lavorano in Veneto da almeno 15 anni.
«La Regione avrebbe potuto intervenire su questo tema con stanziamenti per aumentare i posti disponibili per i bambini, non con un provvedimento, di origine ideologica già dal titolo scelto, che discrimina i bambini stessi. Se rimanesse tale - prosegue Variati - questa legge sarà ricordata solo come una legge da dimenticare. I bambini devono godere degli stessi diritti, in loro deve crescere il germe dell'uguaglianza, al riparo dalle speculazioni politiche, altrimenti il concetto di "integrazione" sarà solo una parola vuota e ipocrita. Sarebbe veramente triste che all'interno di una comunità circolasse l'idea che ci sono bambini di serie A e di serie B per "colpa" di genitori che non hanno abbastanza anni di residenza nel territorio».
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