Con "Qui Belfast" Silvia Calamati
vince il premio letterario Montefiore

Mercoledì 28 Settembre 2016 di Roberto Cervellin
La vicentina Calamati si è imposta al premio letterario Montefiore

VICENZA - “Qui Belfast. Storia contemporanea della guerra in Irlanda del Nord”. E' il titolo del libro con cui la scrittrice e giornalista vicentina Silvia Calamati ha vinto il premio della critica al “Premio letterario Montefiore 2016”. Il riconoscimento giunge a pochi mesi da quello ricevuto a Cattolica con “Le compagne di Bobby Sands. Le donne e la guerra in Irlanda del Nord” di Castelvecchi editore. «Sono molto felice», è il primo commento di Calamati, che si è imposta «per il coraggio dimostrato nel cercare di abbattere il muro di omertà che circonda il conflitto nord-irlandese, utilizzando un linguaggio duro e incisivo, ma che lascia spazio a una emozionalità senza pari».

Per Silvia un'altra soddisfazione

 

La vicentina si è distinta tra 853 partecipanti, distribuiti su cinque categorie che spaziavano dalla narrativa alla saggistica e alla poesia, per un totale di oltre 2000 opere. Patrocinato dalla Regione Emilia Romagna e dal comune di Montefiore Conca, in provincia di Rimini, il premio, assegnato nei giorni scorsi, ha come obiettivo la promozione della cultura letteraria e la scoperta di nuovi talenti. In “Qui Belfast” edito da Red Star press, Calamati ha raccolto le voci della società civile nord-irlandese, assieme a testimonianze e articoli di personalità del mondo politico, culturale e religioso, seguendo il percorso che ha portato, nell'aprile del 1998, alla firma dello storico “Accordo del venerdì santo” e all'inizio di un travagliato, e ancora incompiuto, processo di pace.

Collaboratrice free-lance di Rainews24 e Radio Rai, Calamati ha scritto numerose opere sulla questione dell'Irlanda del Nord. Nel 2002 ha ricevuto a Belfast il “Tom Cox award”.
E' anche autrice di “Irlanda del Nord. Una colonia in Europa”. La traduzione e la cura del “Diario di Bobby Sands. Storia di un ragazzo irlandese”, ha vinto il premio “Alessandro Tassoni 2011” e il "Città di Cassino 2013”.

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