Cani, gatti, conigli e tartarughe:
in aumento i casi di abbandono

Venerdì 1 Luglio 2016 di Roberto Cervellin
Hobart è un segugio di 4 anni in cerca di un padrone. E' uno degli ospiti del canile di Gogna
3

VICENZA - Non solo cani, ma anche gatti, conigli e tartarughe. Con l'estate i casi di abbandono degli animali si moltiplicano.

Il fenomeno non risparmia nemmeno Vicenza. Ne sa qualcosa chi ha l'occasione di passare per parco Querini dove, nonostante la recente cattura di 230 conigli, si possono incontrare ancora numerosi animali da cortile, come galline e anatre. Nella peschiera, invece, non mancano le tartarughe. A lanciare l'allarme è l'ente per la protezione degli animali (Enpa) che, assieme al comune, ha istituito un centro di accoglienza per i conigli nani in cerca di padroni disposti ad adottarli.

Secondo l'Enpa, che gestisce il canile di Gogna, se il problema dell'abbandono estivo dei cani risulta in diminuzione, quello dei gatti è consistente. Il responsabile dei servizi veterinari dell'Ulss ricorda che, anche se per i cani è obbligatorio il microchip, il 25% di quelli recuperati ne risulta privo. Questo costringe l'inserimento in canile di esemplari non necessariamente abbandonati, ma forse solo smarriti. Il 2 luglio, dalle 10 alle 18, in contra' del Monte, l'Enpa allestirà un gazebo per dire «no» all'abbandono. Nel frattempo prosegue la campagna per le adozioni. In attesa di famiglia ci sono, tra gli altri, il segugio Loreto di 11 anni, Maxi meticcio di 2 anni, Mose, altro meticcio di 6 anni, Petunia, segugio di 5 anni, Ambrosio, meticcio di 10 anni, Camillo, setter di 2 anni, Gedeone, maremmano di 5 anni. E ancora, il bracco Hector di 14 anni, Hobart, segugio di 4 anni e Romolo, spinone di 7 anni. Tra i gatti ecco Camilla e Mina di 2 anni, Stellina e Luna di 1 anno, e Pollyanna, di qualche mese di vita.
Quanto alla tartarughe che proliferano nella peschiera del Querini, a breve sarà organizzata un'attività di cattura e trasferimento in vasche allestite in Gogna. Successivamente gli animali saranno prelevati da un'associazione specializzata che, in collaborazione con il corpo forestale dello Stato, li liberererà in laghetti controllati. «I cittadini devono adottare atteggiamenti responsabili - ricorda Antonio Dalla Pozza, assessore alla progettazione e sostenibilità urbana - L'abbandono, oltre a mettere in pericolo l'animale, innesca rischi per la collettività, dalla possibilità di incidenti stradali alle tematiche sanitarie, fino ai danni al patrimonio nel caso di proliferazioni incontrollate di colonie.

Al Querini è vietata la somministrazione di cibo ai conigli e agli altri animali».

Ultimo aggiornamento: 2 Luglio, 14:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA