La guerra santa contro l'Ucraina, i sacrifici sopportati dai soldati russi e, soprattutto, le decisioni «salvifiche» del presidente Putin che «ha sempre agito per il bene del popolo e del Paese».
Il Patriarca ha anche aggiunto che si tratta sempre di una «grande grazia di Dio quando il capo dello stato russo è un fedele ortodosso che non si vergogna della sua fede». Ha poi sottolineato che per molti russi Vladimir Vladimirovic non è visto solo come un leader politico «ma come una persona molto amichevole, intelligente e di cuore caloroso». La Chiesa, ha assicurato, «continuerà a pregare per il Presidente: che il Signore lo aiuti tutti i giorni della sua vita a guidare la grande patria, la Santa Rus, che sta attraversando una fase difficile della sua storia, con dignità».
Ucraina, il Patriarca Kirill rilancia: «Vogliono indebolire la Russia, Paese forte e potente»
La citazione della Russkyi Mir fa riferimento all'idea dell'impero che un tempo si estendeva includendo l'Ucraina e la Bielorussia. Durante il rito Putin ha acceso una candela e si è inginocchiato poi ha baciato tre volte il Patriarca. Alla fine il Patriarca gli ha messo in mano un'icona della Madonna di Vladimir del XVII secolo. «Hai tutto il necessario per svolgere questo grande servizio per la Patria per molto tempo e con successo».