Papa Francesco respira a fatica, ma dopo l'udienza incoraggia gli atleti del Glasgow battut dai laziali: «Forza»

Mercoledì 29 Novembre 2023 di Franca Giansoldati
stamattina il Papa all'udienza generale

Non appena arriva nell'aula Paolo VI, sedendosi con l'aiuto di un inserviente, i pellegrini che erano in sala lo hanno incoraggiato con un bell'applauso, come per dire al Papa: “coraggio”.

Francesco ha sorriso, ha osservato la platea a quando gli hanno avvicinato il microfono si capiva che il suo respiro era particolarmente pesante, sembrava quasi un fischio, segno che l'infezione polmonare è ancora presente nonostante le cure antibiotiche alle quali è sottoposto da cinque giorni.

Vale a dire il motivo principale che lo ha costretto a dare forfait alla Cop28 di Dubai alla quale desiderava tantissimo partecipare per dare manforte alla causa ambientale e salvare il pianeta dalle emissioni di CO2. 

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«Ancora non sto bene, con questa gripe», influenza in spagnolo, e «la voce non è bella». Così ha affidato la lettura della catechesi settimanale a un funzionario della Segreteria di Stato, stavolta ha scelto un prete di Novara di carriera diplomatica, Filippo Ciampanelli, classe 1978 e in passato un periodo in forze alle nunziature caucasiche. Al termine della lettura, seguita da interventi riassuntivi in varie lingue per agevolare ai pellegrini delle varie nazionali presenti, Francesco ha ripreso il microfono.

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Con la voce sempre debole e il respiro in affanno ha detto: «Il mio pensiero va ai giovani, agli anziani, ai malati e agli sposi novelli. Stiamo vivendo gli ultimi giorni dell’Anno liturgico, che ci invitano a considerare con sguardo di fede il tempo che passa. Abbiate sempre fiducia nella divina Provvidenza, che guida e accompagna i nostri passi. Continuiamo a pregare per la grave situazione in Israele e in Palestina. Auspico che prosegua la tregua in corso a Gaza, affinché siano rilasciati tutti gli ostaggi e sia ancora consentito l’accesso ai necessari aiuti umanitari. E non dimentichiamo il caro popolo ucraino, che soffre tanto. A tutti la mia Benedizione!

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Alla fine  Papa Francesco ha aggiunto altre parole a braccio sulla situazione in Israele e in Palestina. «Pace, pace ... Auspico che prosegua la tregua e siano rilasciati tutti gli ostaggi e continuino ad entrare a Gaza aiuti umanitari.Con la guerra perdono tutti, tranne i trafficanti d'armi».

Il programma della giornata papale ha inserito, oltre l'udienza, altri incontri, esattamente come lunedi e martedì, ha ricevuto in separata sede il Celtic Football club di Glasgow, dopo l'incontro di Uefa Champions League disputato ieri sera con la Lazio (2-0 per i laziali).

Il Papa li ha incoraggiati dopo la sconfitta: «Fermo restando che è sempre preferibile vincere una partita piuttosto che perderla, questa non è però la cosa più importante! Conta di più l’esempio che date, sia vincendo che perdendo, sia dentro che fuori del campo. Un esempio che incarna virtù come il coraggio, la perseveranza, la generosità e il rispetto per la dignità degli altri, che è dono di Dio. La Società Calcistica del Celtic, del resto, fu fondata nel 1887 proprio con il preciso scopo di alleviare la povertà nella città di Glasgow. Questa è stata un’iniziativa veramente caritatevole, per il bene dei più poveri tra i nostri fratelli e sorelle. E però, come è cambiato da allora il mondo del calcio! In particolare, è molto cresciuta l’impronta finanziaria del “grande sport”, fino a rischiare, a volte, di rendere il calcio interessante solo per motivi di interesse economico». 

Francesco al mondo del calcio ha rivolto durante il suo pontificato decine di appelli ed apprezzamenti per il ruolo educativo verso i giovani. «L’apprezzata eredità valoriale della vostra Società, allora, vi pone sulle spalle una grande responsabilità, ricordandovi di essere buoni modelli, specialmente per i giovani. Gli alti livelli che siete chiamati a raggiungere non riguardano solo le vostre abilità sportive o i requisiti classici necessari per eccellere, ma si riferiscono anche alla vostra integrità personale. In proposito, uomini e donne non dovrebbero vedere in voi solo dei buoni calciatori, ma anche persone capaci di delicatezza, uomini dal cuore grande, in grado di essere saggi amministratori dei molti benefici di cui godete grazie alla vostra fortunata posizione sociale». 

Ultimo aggiornamento: 11:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA