Il cardinale Pierre Ricard nel novembre scorso aveva confermato, con una lettera aperta a tutti i vescovi francesi, che trentacinque anni fa aveva abusato di una ragazzina.
Le sanzioni che sono state decise dal Papa riguardano la sospensione da «ogni ministero pubblico e questo in modo permanente, ma tranne che nella diocesi in cui risiede (quella di Digne) (...) Concretamente, ciò significa che rimane cardinale e sacerdote, ma non ha più il diritto di esercitare il suo ministero sacerdotale verso i fedeli: celebrare una messa per i cattolici o amministrare loro i sacramenti. (...) Il cardinale Ricard può celebrare la Messa solo privatamente, da solo o in presenza di un'altra persona. (...) la sentenza romana prevede un'ampia eccezione poiché non dovrebbe applicarsi nella diocesi di residenza del cardinale Ricard dove può continuare ad esercitare un ministero pubblico con l'accordo del vescovo del luogo».
Ricard ha compiuto 79 anni e quindi, fino al 25 settembre 2024, continuerà ad avere diritto a prendere parte in un eventuale Conclave per eleggere un nuovo Vescovo di Roma.
Ricard, 79 anni, nonostante fosse già in pensione, resta una figura di spicco del cattolicesimo francese: eletto due volte presidente della Conferenza episcopale, dal 2001 al 2008 - anni in cui l'episcopato ha iniziato la sua lotta contro la pedofilia, ha partecipato all'elezione di Papa Francesco nel 2013 ed è stato membro della Congregazione per la dottrina della fede
"Ho deciso di smettere di tacere sulla mia situazione", scrive il cardinale Ricard, "e di mettermi a disposizione della giustizia, sia per la società che per la Chiesa".Perché, dice, "ciò che viene prima è la sofferenza vissuta dalle vittime". Dice di essersi "spiegato" con la persona di cui aveva abusato e di averle "chiesto perdono".