Terni, Bandecchi choc contro Cecconi
«Non volevo picchiare lo spastico»
E offende anche i disabili

Il primo cittadino spiega la sua versione e fa riferimento al consigliere di Fdi

Martedì 29 Agosto 2023
Terni, Bandecchi choc contro Cecconi «Non volevo picchiare lo spastico» E offende anche i disabili

Un video di risposta, di spiegazione. La sua versione dei fatti dopo il filmato finito persino sui telegiornali nazionali che lo riprende in Consiglio comunale mentre si alza dal suo scranno di sindaco, si avventa verso il consigliere di Fratelli d'Italia Marco Celestino Cecconi e viene placato da più persone. Stefano Bandecchi, primo cittadino di Terni, affida ai suoi video social questa sua versione dei fatti. In una spiegazione nella quale, però, nei confronti di Cecconi usa due termini che stanno facendo discutere, parlando di «matto» e persino di «spastico». Termini considerati offensivi nei confronti delle disabilità.

Dice il sindaco: «In Consiglio comunale si chiede la parola e dopo averla chiesta, si parla. Se qualcuno sta parlando, gli altri devono stare zitti. Come in Parlamento. Non siamo in un bar».

 

Poi, arriva a descrivere ciò che ha fatto Cecconi, il quale è intervenuto in maniera secca e decisa alzandosi in piedi dopo che lo stesso Bandecchi aveva usato il paragone colorito del far volare via i denti di bocca a qualcuno. Ciò che è avvenuto dopo, il sindaco lo spiega così, ricorrendo proprio a quei due termini: «Un altro matto si alza con violenza e continua a indicare e a parlare, dopo che per quattro o cinque volte gli era stato detto di sedersi anche dalla presidente del Consiglio comunale. Nessuno lo ha portato fuori. Cosa che invece, ora, sarà fatta in ogni seduta da parte di vigili urbani o addetti che faranno questo lavoro in maniera corretta. Quando il matto non è stato buttato fuori, io gli ho semplicemente detto che sarei venuto lì a metterlo seduto. Ecco, allora, che da lì è partita una rissa di una marea di persone che hanno pensato: "Oddio, il sindaco vuole picchiare lo spastico". Tutti hanno ritenuto di dovermi bloccare per una differenza di fisicità. Ma io non volevo picchiare questo signore. Volevo semplicemente farlo mettere seduto. Lui non doveva stare in piedi e nemmeno parlare». Basta prendere il vocabolario e vedere che "matto" è colui che è dominato da impulsi irrazionali e che "spastico" indica una persona disabile in preda a spasmi. Ma quest'ultimo termine, nei discorsi quotidiani, è spesso utilizzato in maniera dispregiativa per sottolineare in modo offensivo le disabilità in generale. Da molti, ciò è stato preso come un mancanza di rispetto nei confronti della dignità delle persone disabili e delle loro famiglie.

Video

Nel video di replica a quanto avvenuto, in generale, il sindaco ha inoltre detto di aspettarsi le scuse «da tutti coloro che mi hanno offeso». Sul suo comportamento, spiega: «Mi hanno chiesto se non mi sia vergognato di quella reazione. Ecco, già il termine, reazione, significa che prima di quella cosa c'è stato qualcos'altro».

Ultimo aggiornamento: 19:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA