Lo smartphone come 'medicina'
per curare depressione e sclerosi

Mercoledì 27 Aprile 2016
Smartphone e salute
Nel prossimo futuro gli smartphone potranno essere usati per 'curare' malattie come la depressione, l'epilessia e la sclerosi multipla. Un nuovo programma di ricerca internazionale esplorerà il potenziale dei dispositivi portatili, telefoni ma anche braccialetti elettronici, nell'assistenza alle persone affette dalle tre patologie. E tra le 24 istituzioni di ricerca impegnate in questo progetto, finanziato con 11 milioni di euro e sostenuto dalla Innovative Medicines Initiative (Imi) della Commissione europea, c'è anche l'Irccs Fatebenefratelli di Brescia. Il primo meeting degli scienziati impegnati nel programma Radar-Cns ('Valutazione a distanza delle malattie del sistema nervoso centrale e delle ricadutè) si terrà proprio nella città lombarda dal 15 al 17 giugno prossimi, in occasione delle celebrazioni del ventennale dell'Irccs. Il progetto punta a monitorare i sintomi e la qualità della vita dei pazienti, quindi anche a calibrare meglio i trattamenti, attraverso strumenti di valutazione continui che agiscono 'a distanza', rispetto al centro clinico o dallo studio del medico.

Smartphone e dispositivi indossabili, dunque, consentiranno di ottenere un quadro completo, e in tempo reale, delle condizioni del paziente a un livello di dettaglio in precedenza irraggiungibile. Inoltre, questo tipo di monitoraggio potrebbe far sì che il trattamento inizi prima che il quadro clinico del paziente si aggravi, prevenendo le ricadute o evitando che il paziente attenda un peggioramento delle proprie condizioni di salute prima di cercare un consulto medico. A guidare Radar-Cns - che durerà fino al 2021 - saranno congiuntamente il King's College di Londra e la Janssen Farmaceutici. L'Imi che finanzia il progetto è un partenariato pubblico-privato creato tra l'Efpia, Federazione europea delle industrie del settore farmaceutico, e l'Unione europea, e comprende 24 istituzioni e aziende provenienti da vari Paesi d'Europa e dagli Stati Uniti. Il programma riunisce esperti provenienti da diversi campi disciplinari, tra cui la clinica e la ricerca biomedica, l'ingegneria, l'informatica, le tecnologie informatiche e la biostatistica.

 I ricercatori lavoreranno su depressione, epilessia e sclerosi multipla: disturbi ben distinti, con cause e sintomi diversi, ma accomunati dal fatto che i pazienti spesso sperimentano periodi in cui i sintomi sono 'gestibilì, seguiti da periodi di peggioramento e riacutizzazione (ricadute). Le indagini condotte su questi pazienti hanno più volte messo in luce la necessità di prevedere con esattezza il rischio di ricaduta e di migliorare i trattamenti che le prevenga. Secondo Matthew Hotopf, direttore del Biomedical Research Centre Nihr del Maudsley Hospital a Londra e co-leader del programma Radar-Cns, »negli ultimi anni la qualità e la quantità di dati che possiamo raccogliere utilizzando dispositivi indossabili e smartphone è letteralmente esplosa, e ora può consentire di migliorare l'assistenza clinica semplicemente fornendo informazioni più accurate. Ci può consentire anche di individuare quando un paziente sta peggiorando prima di una visita clinica«.

È il caso ad esempio di una persona affetta da depressione: il comportamento può cambiare anche molto prima che possano diventare evidenti le sue difficoltà; il sonno può peggiorare, la persona diventa inattiva. Il progetto di ricerca sfrutta l'enorme potenziale delle tecnologie 'indossabilì per il monitoraggio di questi cambiamenti e quindi per migliorare la vita dei malati. Si tratta di un programma di lavoro che - in linea con i principi alla base del lavoro in campo assistenziale dei centri dell'Ordine del Fatebenefratelli, sottolinea una nota - coinvolge in prima persona i pazienti nella sperimentazione in oggetto. Questi saranno infatti chiamati a identificare i sintomi più importanti e a consigliare i ricercatori sul modo migliore per attuare le tecnologie di misurazione e monitoraggio a distanza, in modo che tale innovazione - che pone ovvi problemi di privacy - sia per loro accettabile e coinvolgente. Ove possibile, Radar-Cns utilizzerà le tecnologie più economiche e disponibili in tutti i Paesi, in modo che i risultati finali possono essere resi disponibili al maggior numero possibile di pazienti. La ricerca sarà inoltre sviluppata in modo da trasferire i risultati in altre sperimentazioni cliniche.
Ultimo aggiornamento: 28 Aprile, 14:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci