Viaggiare oltre il tempo e lo spazio con l'intelligenza artificiale e la realtà aumentata

Le nuove mete si raggiungono senza muoversi da casa. E con l'olotrasporto già testato dalla Nasa si va in orbita

Mercoledì 20 Dicembre 2023 di Valeria Arnaldi
Viaggiare oltre il tempo e lo spazio con l'intelligenza artificiale e la realtà aumentata

Diceva Voltaire: «È ben difficile, in geografia come in morale, capire il mondo senza uscire di casa propria».

Erano un altro secolo e un altro mondo.

Non ancora oggi, non del tutto almeno, ma domani, infatti, per viaggiare basterà stare seduti in casa. Saranno i nostri sguardi a correre, i nostri ologrammi a spostarsi, forse le nostre fantasie a farsi paesaggio. È questione di tecnica e tecnologia, costumi, mercato. E di filosofia. Perché se prima era il viaggio ad essere ritenuto più importante e formativo della meta, oggi, in epoca di tempi veloci e spazi che sembrano sempre più stretti, è la destinazione il vero oggetto del desiderio. Largo allora a intelligenza artificiale e realtà aumentata.

IL DIGITALE

«La tecnologia risponde ai nostri bisogni - spiega il sociologo Mario Pireddu, docente all’università della Tuscia - anche quando si è diffusa la fotografia, molti hanno trovato in essa un modo di vedere il mondo senza lasciare casa. L’idea di viaggiare senza muoversi ha sempre affascinato l’uomo e, nel tempo, sono aumentate le sperimentazioni, fino a portarci al visore per esperienze immersive. Tutto ciò è il frutto di un desiderio di spostamento sempre più veloce. Le nuove tecniche renderanno più democratici i grandi viaggi. D’altronde, chi potrebbe visitare ogni museo del mondo? Le esperienze immersive consentono a tutti di farlo». Innovazione digitale e AI applicate ai viaggi sono state al centro dell’edizione 2023 di BTO-Be Travel On Life, tenutasi a Firenze. SAPIENS – Humans meet AI il tema. Spunti ed esempi non sono mancati, da trasformazioni già visibili e diffuse, come chat-bot e sistemi di messaggistica istantanea per il servizio clienti di alberghi e agenzie di viaggio, ad applicazioni AI per degustazioni e menu, fino ad arrivare a HyperTaste di IBM, capace di degustare il vino come un esperto sommelier. Anzi, il più esperto. L’effetto lo misurano i numeri. Stando ai dati presentati alla Leopolda, le chatbot basate su AI hanno gestito le richieste dei clienti il 50% più velocemente rispetto agli operatori, l’AI ha rilevato il sentiment nelle recensioni degli hotel con un tasso di precisione del 95%, l’85% dei turisti ha provato e apprezzato ristoranti consigliati dall’AI e la domanda di crociere è stata prevista con una precisione del 92%. Un sostanziale cambio di passo. Anche per le abitudini dei viaggiatori. «Il futuro - prosegue Pireddu - è nell’integrazione con servizi di AI per avere assistenti di viaggio».

NEL COSMO

L’obiettivo – forse sarebbe meglio dire, la frontiera - è l’olotrasporto, già testato dalla Nasa, che nei mesi scorsi ha effettuato il primo teletrasporto di un ologramma all’interno della Stazione Spaziale Internazionale. Senza lasciare il proprio studio, il professor Josef Schmid è “giunto” nello Spazio. Impossibile non pensare al teletrasporto di Star Trek, sogno di più generazioni, o agli ologrammi di Star Wars, ma qui di fantascientifico non c’è nulla: modelli 3D in alta risoluzione dei “viaggiatori” vengono sviluppati, compressi digitalmente, trasmessi e ricostruiti in tempo reale. E con gli HoloLens di Microsoft pare di trovarsi nello stesso ambiente, seppure lontanissimi. L’olotrasporto è una tecnologia accessibile. La società romana Media Engineering lo ha già sperimentato. «Uno dei nostri operatori si è recato a Bologna nella residenza di un relatore», dice Antonio Franzese, co-founder dell’azienda, «dove ha installato una telecamera e uno sfondo verde. A Roma, abbiamo realizzato il montaggio dell’ologramma e, attraverso i nostri sistemi interni di videoconferenza, abbiamo proiettato la figura del relatore in tempo reale, permettendogli di interagire con il pubblico». Lo Spazio continua ad essere la meta più attrattiva. Non a caso, l’architetto Hans-Jurgen Rombaut ha già progettato il Lunatic Hotel, albergo per la Luna. In attesa che diventi realtà – l’anno previsto è il 2050 – appassionati e curiosi possono godersi Lunar City, prima piattaforma di eduentertainment dedicata allo Spazio, studiata per promuovere, con esperienze immersive, conoscenza ed esplorazione. Lanciata da Next One Film Group, Vection Technologies, Thales Alenia Space e Altec, sarà presentata al Congresso Astronautico Internazionale 2024. Primo progetto, Travel Space Real Time, viaggio virtuale alla scoperta del Cosmo. Intanto, si possono già “raggiungere” varie mete, usando National Geographic Explore VR. E non mancano proposte su Google Arts & Culture, come il tour di Versailles. La realtà aumentata è usata anche per “raccontare” i luoghi. Banca Ifis, a Roma Arte in Nuvola ha portato Infinite Room, installazione immersiva per “vivere” l’esperienza del Parco internazionale di Scultura, sviluppato nella sede della Banca a Mestre, che aprirà ad aprile 2024.

IL PASSATO

A Roma, Circo Maximo Experience consente di vedere il Circo Massimo nell’antichità. Il Complesso di Santa Croce a Firenze ha presentato nuove soluzioni di Extended Reality, frutto della collaborazione tra Tim e Opera di Santa Croce. È pensata per gli aeroporti Meta Mirror, applicazione di AI che riprende le persone e le “proietta” in scenari reali o virtuali. Superati i concetti di spazio e distanza, non rimane che andare oltre il tempo. Rome Reborn è il tour digitale di Flyover Zone per “esplorare” l’antica Roma, nato da una collaborazione internazionale, guidata da Bernard Frischer. Way Experience, con la realtà virtuale, conduce nella Parigi di Monet. Si viaggia nel tempo, insomma. E senza muoversi. Perché, in fondo, come diceva Henry Miller, «la propria destinazione non è mai un luogo, ma un nuovo modo di vedere le cose».

Ultimo aggiornamento: 21 Dicembre, 07:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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