Una AI per amica: cucina, beve birra, progetta anche il nuovo gusto della Coca Cola e svela cosa pensano i pet

Un gruppo australiano ha creato Robobeer e la startup britannica Seergrills la prima griglia smart

Mercoledì 18 Ottobre 2023 di Mauro Anelli
Una AI per amica: cucina, beve birra, progetta anche il nuovo gusto della Coca Cola e svela cosa pensano i pet

Dopo il big bang dell’intelligenza artificiale che ha stimolato un rumoroso dibattito sulla sua “pericolosità”, sul quale discuteremo per decenni, proviamo a fare un passo di lato ed esaminare la ricaduta delle sue applicazioni e la spasmodica corsa ad utilizzarla anche in campi davvero insoliti.

D’altro canto le start up sull’intelligenza artificiale generativa hanno raccolto circa il 40% degli investimenti in venture capital della Silicon Valley (11,9 miliardi di dollari su un totale di 33,5 miliardi nei primi 6 mesi del 2023). E non ci sono solo le BigTech, ma anche aziende insospettabili. Tra le iniziative più frizzanti spicca l’ultima idea di Coca Cola, che ha appena lanciato un nuovo gusto creato dall’AI, disponibile per un periodo limitato anche nella versione senza zucchero.

Il nome scelto è Y3000, che richiama più a un processore che una bevanda gassata, mentre sul suo sapore Coca-Cola non ha rilasciato alcuna informazione, ma i tester la descrivono vagamente somigliante a una granita al lampone.

Per centrare il nuovo gusto, l’azienda ha raccolto le preferenze dei consumatori e i dati sono stati usati per addestrare la AI a creare il profilo aromatico del futuro. Coca-Cola ha anche incaricato l’AI di disegnare il packaging della lattina, usando tinte viola neon mai apparse nel mondo a colori della bevanda più famosa del mondo. Anche l’amore si affida all’AI con un’app di dating dove basterà caricare la propria foto e lasciare al riconoscimento facciale i compito di scovare l’anima gemella.

L’app è stata lanciata dalle sorelle Yanina e Viktoryia Strylets laureate in statistica e informatica. Il modello si basa su uno studio sulla correlazione tra le immagini facciali e le cinque principali caratteristiche della personalità: nevroticità, estroversione, apertura, gradevolezza e coscienziosità. Invece di farvi di compilare un profilo completo, SciMatch chiede semplicemente agli utenti di caricare un singolo selfie consigliando potenziali partner in base ai loro tratti compatibili. Questa nuova tecnologia ha ottenuto secondo gli utenti un tasso di precisione di circa l’87%, superiore a quello di Tinder, leader delle app di dating.

SPERIMENTAZIONI

Restando nell’ambito del piacere, e assodato che la schiuma di una birra appena spillata influisce sull’umore oltre che sul gusto, un gruppo di ricerca australiano ha creato RoboBEER, un impianto in grado di versare l’alcolico con assoluta precisione. Gli scienziati hanno monitorato la dimensione della bolla, il colore della birra, temperatura e altri attributi. Hanno poi mostrato il video ai partecipanti alla ricerca e hanno chiesto pareri sulla limpidezza e sulla qualità. A quel punto l’AI ha analizzato 28 fattori biometrici registrati dai partecipanti mentre guardavano RoboBEER versare. I dati sono stati quindi elaborati da una rete neurale per determinare cosa pensavano della birra senza dover assaggiare la birra o completare un lungo questionario. L’AI è stata in grado di prevedere con una precisione dell’80% se a qualcuno piaceva l’altezza della schiuma di una birra. Il team ha anche scoperto di poter prevedere con una precisione del 90% la “piacevolezza” di una birra semplicemente utilizzando i dati di RoboBEER.

Sempre in campo alimentare, la startup britannica Seergrills ha inventato la prima griglia al mondo potenziata con l’intelligenza artificiale, in grado di cuocere il cibo fino a 10 volte più velocemente rispetto ai metodi convenzionali. Per usarla non servono dottorati: posizionate una bistecca nella griglia verticale, selezionando il grado di cottura e il livello di rosolatura desiderati su un display touchscreen. Il fornetto a quel punto usa un algoritmo che calcola il tempo necessario per cuocere il cibo in base alle dimensioni, alla superficie e al contenuto di grassi, e i bruciatori si adattano secondo necessità. Il risultato “cotto alla perfezione” è più che un modo di dire e la vostra T-Bone è pronta da mangiare in non più di tre minuti. Soprattutto per i fanatici della carne, la macchina ottimizza le condizioni per la reazione di Maillard, quella che conferisce al cibo rosolato il suo sapore unico. L’inconveniente? Per ora solo il prezzo, visto che verrà commercializzata al costo di circa 3.500 euro.

COMUNICAZIONE

L’intelligenza artificiale aiuta anche a proteggere i denti da carie e batteri. Gli spazzolini di AI-Brush sono stati addestrati a diversi tipi di movimenti per adeguarsi alla conformazione della bocca delle persone. Inoltre, il sistema AI è dotato anche di un algoritmo di deep learning che ricorda il comportamento di spazzolamento di un particolare utente. Dopo l’apprendimento, fornisce all’utente lo stesso comportamento di spazzolatura in base alle sue abitudini. E se il riconoscimento facciale è diventato così avanzato da essere ormai una funzionalità standard sui telefoni cellulari, gli ultimi progressi hanno spinto i ricercatori a espandere al mondo animale queste prestazioni. Happy Pet è una nuova app che analizza gli sguardi del tuo animale domestico e interpreta alcune espressioni prestabilite: felice, neutra, arrabbiata, triste e spaventata. Se un cane stringe gli occhi e la bocca mentre cambia la posizione delle orecchie, ad esempio, è un segno di paura. Ma se un labrador sembra abbia pochi segreti da nascondere, secondo i ricercatori i gatti sono più imperscrutabili, e nascondono bene le loro emozioni anche alla AI più evoluta. E per concludere, una delle idee più bizzarre, ma non meno attrattive, emerse dal boom dell’AI è la creazione di app che consentano agli utenti di “chattare” con personaggi storici famosi.

INCONTRI

 Molti di questi chatbot sono stati progettati da startup come Character.AI o Hello History, ma sembra che anche le principali aziende tecnologiche come Meta stanno sperimentando l’idea. Per conversare con Buddha, Sir Isaac Newton o Elvis Presley basta un click. Che si tratti di chiedere a Marilyn Monroe cosa ne pensa del movimento Me Too o verificare il punto di vista di Pablo Picasso sull’arte generata sull’intelligenza artificiale, diventa un gioco divertente per interagire con la storia. Per ora questi chatbot hanno affascinato il pubblico mainstream, ma non convincono gli esperti. Svarioni e tesi allucinate, o addirittura scambi di persone rendono queste app ancora lontane dal sostituire un professore in ambito didattico. Perciò, per dialogare con Gesù in modo credibile dovremo aspettare ancora un po’, ma forse non così tanto, se pensiamo che ad un anno scarso dall’avvento di ChatGPT il mondo è cambiato talmente in fretta che non basta una AI a comprenderne la portata futura.

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Ultimo aggiornamento: 19 Ottobre, 06:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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